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Levriero Afgano

di Redazione Quattrozampe

levriero-afghano

Razza: Levriero afgano
Origine: Afghanistan
Impiego: cane da corsa
Taglia: i maschi hanno un’altezza al garrese da 68 a 74 cm; le femmine da 63 a 69 cm

Riservato e intelligente con un altissima stima in se stesso, un portamento tra i più mozzafiato che il panorama cinofilo offra, il Levriero Afgano si propone all’uomo non come suo subalterno ma suo pari, con esigenze di rispetto e di fiducia.

Elegante sinuoso e raffinato, il Levriero Afgano è un cane da lavoro usato anticamente sia per la caccia che per la guardia alle greggi sugli altipiani dell’Afghanistan. Gli inglesi furono poi sedotti dalla bellezza e dalle caratteristiche di questo cane e ne importarono alcuni soggetti che selezionarono e allevarono fino a riconoscerne la razza a cui diedero i natali lasciando nel nome della razza la loro vera origine.

Aspetto generale del Levriero Afgano

Il Levriero Afgano ha un portamento nobile ed altero che suggerisce una combinazione di forza e di dignità, di potenza e di velocità. Il collo lungo e forte, la testa elegante e proporzionata sormontata da un lungo toupet, lo stop è leggero e gli occhi inseriti obliquamente gli conferiscono un aspetto affascinantissimo e misterioso.

Le orecchie sono attaccate basse molto indietro, portate piatte contro la guance, coperte di pelo lungo e setoso. Il corpo è molto muscoloso con anche piuttosto prominenti e gli arti sono di buona ossatura, la groppa è leggermente cadente fino all’attacco della coda che, di media lunghezza, è attaccata bassa e con un anello all’estremità. Si rialza quando il cane è in azione.

Carattere del Levriero Afgano

Nella sua terra d’origine è stato un ottimo pastore e un decisissimo cacciatore di lupi, sciacalli, leopardi e perfino leoni è quindi dotato di gran carattere e una fine intelligenza con cui studiare ogni tattica di caccia, ma non solo.

Simbolo hippy di libertà negli anni Sessanta e di eleganza e raffinatezza negli anni Ottanta il Levriero Afgano è un cane che regala grandi soddisfazioni al suo proprietario che deve però essere disposto ad avere a che fare non certo con un subalterno a cui impartire ordini, bensì ad un compagno che richiede rispetto e fiducia. Nella quotidianità il rapporto che si instaura con un afgano è – a sentirlo raccontare da chi con loro condivide ogni giornata – quanto di più soddisfacente esista: istrionici e riservati, questi adoni a quattro zampe riservano al padrone che saprà con malizia rapportarsi a loro instaurando un rapporto di fiducia, il meglio di loro stessi. Ma quanta fatica per spuntarla! Ignorano aprioristicamente ogni forma di gerarchia e il padrone, per esser riconosciuto tale, deve soprattutto essere un compagno valido e fidato. Se ubbidiscono è infatti solo perché lo ritengono un comportamento vantaggioso e non certo perché così gli è stato chiesto di fare.

Dunque, a dispetto delle voci false e tendenziose che li descrivono come cani stupidi, troppo belli per essere anche intelligenti, gli afgani sono invece degli intelligentissimi animali che prima di aderire a dei comportamenti e a delle regole ne devono capire il funzionamento.

Incredibilmente fiero ed orgoglioso l’afgano non è un cane che chiede carezze e attenzioni al primo che passa, non offre sottomissione a chiunque, ricerca nel suo padrone non un leader cui far riferimento, ma un compagno cui affidarsi e con cui condividere gioie e dolori.

Mantello

Il pelo è lungo, di tessitura molto fine. Nei soggetti adulti a partire dalla spalla verso la coda, seguendo il dorso e il rene (sella), il pelo è corto e serrato. Il pelo è lungo a partire dalla fronte e forma un toupet setoso. Corto sul muso, lungo invece su orecchie e arti sono ben forniti. Sono ammessi tutti i colori e questo ovviamente dà una varietà davvero interessante… non ce n’è mai uno uguale all’altro!

Cure e Salute

Il mantello richiede pazienti e lunghe spazzolature e un bagno ogni 7/10 giorni per sciogliere con il balsamo i nodi che si andranno naturalmente formando, in compenso non ha sottopelo quindi non perde pelo, cioè non fa la muta stagionale ma perde il pelo con un normale ricambio, come per i nostri capelli e questo è un pregio decisamente importante vista la quantità di pelo che ha! Un mantello tenuto allo stato brado non è consigliabile, anche se ha anch’esso il suo fascino e non puzza, per una questione più che altro di pulizia del cane e di corretta traspirazione della cute.

Il Levriero Afgano, come tutte le razze antiche e primitive, è un cane particolarmente robusto e sano, non soffre di patologie ereditarie specifiche. La displasia ha un incidenza così ridotta che in Europa (almeno in quella del sud) nessuno li controlla, in America invece controllano sia le anche che gli occhi per le cataratte giovanili, unica patologia possibile.

Di Sofia Golden (riproduzione vietata)

Foto Adriano Bacchella

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