Sacro di Birmania: affascinante gatto del mistero
Piuttosto misteriose appaiono le origini di questa razza, i cui tratti distintivi sono il guantaggio candido – regolare e simmetrico sulle quattro zampe – e lo sguardo intenso dei meravigliosi occhi blu zaffiro
Non si sa con certezza se provenga davvero dall’Asia Sudorientale, perché sulle sue origini si intrecciano notizie storiche, leggende e un certo alone di mistero che nel corso dei secoli hanno dato origine anche all’appellativo di “gatto sacro”. Si racconta che in Birmania, un tempo, i monaci Kittahs allevassero questi affascinanti felini e che nel 1919 due rarissimi e preziosi esemplari furono regalati ad Auguste Pavie e al maggiore Gordon Russel che li portarono in Francia.

Il maschio morì durante il lungo viaggio, ma la femmina, fortunatamente già gravida, partorì a Nizza la sua cucciolata. Qualcuno sostiene, invece, che nel 1920 un miliardario americano fosse riuscito ad acquistarne una coppia a peso d’oro da un servo infedele del tempio di Lao-Tsun, facendone poi dono a un’amica francese…
La scheda
Folto pelo lungo e morbido, grandi occhi blu intenso, sguardo magnetico e graziose zampe bianche
RAZZA Gatto Sacro di Birmania
ORIGINE Birmania (oggi Myanmar) o Francia, la data è ignota
ASCENDENZA Incerta
ALTRI NOMI Birmano
PESO da 3 a 4,5 kg la femmina, da 4,5 a 7 kg il maschio
IBRIDAZIONI Nessuna
TEMPERAMENTO Dolce e affettuoso, ma riservato, amante della famiglia e dei bambini
Articolo pubblicato su Quattro Zampe di agosto 2021
Continua a leggere sulla rivista digitale
© Riproduzione riservata.