Adottare un gatto randagio?

di Redazione Quattrozampe

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Adottare un gatto randagio è sicuramente un bel gesto, ma esistono circostanze in cui non è così semplice, come nel caso della nostra amica Veronica. Buongiorno, circa un anno fa un gatto randagio ha iniziato ad avvicinarsi sempre più alla mia abitazione (abito in campagna in mezzo ai campi). Un giorno ha chiesto di entrare e ho iniziato a dargli da mangiare. All’inizio era timoroso e non molto confidente, ma ad oggi si lascia accarezzare volentieri, mangia quasi sempre da me e si fa trovare quasi ogni mattina davanti alla finestra di casa (a parte durante il calore, periodo in cui scompare). Si lascia fare quasi di tutto: pettinare con la spazzola, prendere in braccio ecc. Un giorno che è rientrato con una ferita sulla zampa si è anche lasciato visitare dal veterinario pur volendo rimanere nelle mie braccia. Il mio problema è che tra poco dovrò trasferirmi e non so cosa fare. Il gatto non è sterilizzato e quindi non posso tenerlo in casa perché marcherebbe ovunque il territorio (come ha già fatto nell’attuale casa). Lasciarlo qui dove si trova e provvedere a portargli da mangiare e bere o portarlo con me nella nuova abitazione (in mezzo al bosco) dove però rischia di scontrarsi con altri gatti che popolano già il territorio? Grazie Veronica  Ps: il gatto ha circa otto anni a quanto dice il veterinario.   Cara Veronica, questo è davvero un bel dilemma. Ad ogni buon modo, per combattere il randagismo, a prescindere dalla tua scelta, devi provvedere alla sua preventiva sterilizzazione. In questo modo, potresti anche valutare di poterlo tenere con te nella nuova casa, ma a quel punto dovresti sacrificare la sua libertà perché una volta uscito non riuscirebbe a trovare la nuova strada di casa. A presto

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