L’arca della libertà

di Maria Paola Gianni

L’arca della libertà

Dopo lo stop alle macellazioni, la Lav ha dato il via al trasferimento dei primi 85 animali da Gorgona, l’isola-carcere nota come modello di non-violenza. In tutto salverà ben 588 anime. Ma ha bisogno di un sostegno concreto

Nuova vita per centinai di animali grazie alla Lav. Siamo a Gorgona, la più piccola tra le isole toscane. Dal 1998 fa parte del Parco nazionale dell’arcipelago toscano ed è l’ultima isola-carcere italiana nel suo genere, dove i detenuti “a custodia attenuata” lavorano nella cura della terra e degli animali. In pratica, diversamente dalle carceri normali che limitano l’ora d’aria a due ore al giorno, qui si vive all’aperto dalle 7 alle 20 e si ha l’opportunità di lavorare, occupandosi di campi coltivati, edilizia e altre attività. Insomma, qui i detenuti possono davvero redimersi e imparare un mestiere.

L’arca della libertà

Tra le varie attività anche quella di allevare e accudire gli animali, per molti anni esclusi dal macello, ma poi, con il tempo, le cose sono cambiate e sono stati “condannati” a finire nei piatti…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe agosto 2020

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