Adotta una coda: quando una pizza può salvare una vita

di Stefania La Malfa

Adotta una coda: il cartonoe della pizza promuove le adozioni nei canili
Il progetto Adotta una coda vuole favorire le adozioni nei canili

L’iniziativa “Adotta una coda”, partita dal locale “Barbarossa  Bistrot” di Alessandria, promuove l’adozione stampando sui cartoni delle pizze foto di cani ospiti di canili

A volte le idee più semplici sono anche le più rivoluzionarie. Come quella di “Adotta una coda”, il progetto lanciato lo scorso febbraio dalla titolare del “Barbarossa  Bistrot” di Alessandria, Eliana Amato. La proprietaria del locale ha deciso di unire la passione per la cucina all’amore per gli animali e con il suo gesto l’iniziativa è stata replicata anche in altre città. Il risultato? Già 14 cani adottati complessivamente nelle varie località coinvolte.

Eliana Amato, ideatrice del progetto Adotta una coda, tiene in mano due cartoni della pizza con le foto e le storie di cani da adottare
Eliana Amato, ideatrice del progetto Adotta una coda (foto di CM – Creative Minds)

Adotta una coda, com’è nata l’idea

Il progetto “Adotta una coda” è nato dalla voglia di trovare un modo per aiutare concretamente i cani ospiti dei canili per dare loro la possibilità di avere una famiglia e una casa in cui vivere. Eliana Amato è già proprietaria di quattro cani, ma desiderava dare una mano anche ad altri animali nei rifugi.

“Sui social leggiamo, purtroppo, tante storie di abbandoni e maltrattamenti – racconta – così ho contattato il canile comunale Cascina Rosa, che si trova vicino a dove abito, per sapere se avessero bisogno di supporto. Il bisogno è certamente quello di trovare una famiglia adottante per i cani ospiti. Da lì mi è venuta l’idea di utilizzare la mia attività per diffondere le foto e le storie dei cani”.

“A differenza di un volantino che rimane in mano pochi attimi o di una locandina che viene letta di sfuggita – continua – il cartone della pizza d’asporto resta in casa per più tempo e le persone possono essere più invogliate ad adottare un animale in difficoltà”.

Un cartone della pizza su cui è stampata la foto e la storia di un cane in attesa di adozione
Le informazioni dei cani sono stampate sui cartoni della pizza (foto di CM – Creative Minds)

La pizza che racconta una storia

Ma in cosa consiste, esattamente,  il progetto “Adotta una coda”? Ogni scatola per la pizza da asporto, invece di essere un semplice contenitore, diventa una piccola vetrina per un cane in cerca di casa. Un gesto quotidiano come ordinare una pizza può, quindi, trasformarsi in un’occasione per fare del bene.

Su ogni cartone che esce dal locale “Barbarossa  Bistrot” sono stampate la foto e la storia di un cane ospite del canile Cascina Rosa: in questo modo, chiunque ordini una pizza si ritrova tra le mani una testimonianza concreta della vita di un animale che attende una seconda possibilità.

Quel racconto, quella foto, quel nome stampato possono accendere una scintilla in chi legge: curiosità, empatia, il desiderio di saperne di più contattando il canile e magari, alla fine, la voglia di adottare quel cane. Oppure, semplicemente, i clienti del locale possono a loro volta aiutare a diffondere il messaggio, passando parola sui cani in attesa di adozione. Il successo dell’iniziativa “Adotta una coda” non si è fatto attendere: ad oggi sono 5 le adozioni realizzate.

Un uomo e una donna passeggiano in un parco portando in braccio un cane ciascuno
L’ìniziativa “Adotta una coda” si sta espandendo in varie città

“Adotta una coda”, l’iniziativa anche in altre città

Attraverso la condivisione sui social, il progetto “Adotta una coda” è già stato replicato in altre città. In poco tempo l’idea ha superato i confini di Alessandria ed è arrivata fino a Genova, dove ha trovato terreno fertile grazie all’impegno di Gilda Guardascione, presidente dell’associazione UNA Odv e responsabile del canile municipale Monte Contessa. Nel capoluogo ligure, ad oggi sono 15 le pizzerie coinvolte nell’iniziativa e 6 i cani adottati. A Bologna hanno aderito 1 pizzeria e 2 panetterie: 3 i cani adottati. E l’iniziativa è realizzata anche a Schio, in provincia di Vicenza, con 4 pizzerie coinvolte.

L’obiettivo non è solo far adottare più cani, ma anche promuovere una cultura del rispetto, dell’empatia e della responsabilità verso gli animali. Eliana Amato spera che l’iniziativa continui a crescere: il suo desiderio è che sempre più attività, in tutta Italia, scelgano di aderire o o di ispirarsi a questo modello.

“Il riscontro che ho avuto è stato molto buono – sottolinea  – fin dall’inizio. Già il fornitore dei cartoni delle pizze non ha chiesto costi extra per stampare le foto e le storie dei cani, a dimostrazione della sua adesione entusiasta all’iniziativa. Sono contenta che sia stata replicata in altre città e spero che in futuro possa esserlo sempre di più. Ho creato un canale whatsapp in cui sono presenti sei canili per dare informazioni su come realizzare il progetto. Certamente lo porterò avanti e sono disponibile a dare supporto a chiunque vorrà contattarmi”.

Per approfondire

Il progetto “Adotta una coda”

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