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Disc Dog: i successi di Adrian e Rory

di Maria Paola Gianni

Adrian e Rory: la coppia vincente

Adrian Stoica e la splendida Rory hanno confermato il titolo di Campioni Europei Ufo 2015, per il secondo anno consecutivo. Sono uno dei binomi più spettacolari nella disciplina del Disc Dog.

Non a caso si trovano alla terza posizione nella graduatoria mondiale Ufo (www.ufoworldcup.org).

Una coppia che danza nell’aria

Adrian e Rory i campioni di Disc Dog
© Foto di Natalie Anselmini

Adrian e Rory sono anche stati “performer” a QuattroZampeinFiera. La coppia, quando è in piena azione, sembra volteggiare nell’aria ed è capace di incantare un pubblico intero.

Adrian sta innovando il modo di fare Disc Dog: exstutman professionista, 37 anni, è nato in Romania, è vissuto per quindici anni in Italia dove ha scoperto la sua passione per la cino lia. Ora vive e lavora in Svizzera. Per altre informazioni consultiamo www.jumpingdisk.com.

L’intervista in esclusiva

Lo abbiamo intervistato, in esclusiva, per sentire direttamente da lui cosa signi ca praticare questa disciplina a livelli eccellenti.

 

Adrian, che effetto ti fa essere Campione Europeo di Disc Dog per il secondo anno consecutivo? Anzi, se ho fatto bene i conti, sono 6 titoli europei in 4 anni. È corretto?

È bellissimo, ogni volta come la prima volta, soprattutto perché è una conquista raggiunta insieme alla mia Rory ed è una gran soddisfazione. È tutta benzina per andare avanti. E poi sono davvero molto orgoglioso di Rory, così come di Tinkerbell (campionessa europea di Disc Dog Skyhoundz 2014 categoria Micro), due cani davvero “super” che mi supportano e mi aiutano in tutte le mie cose. Sono fondamentali in ogni aspetto della mia vita.

Quando hai iniziato a giocare a Disc Dog? Raccontaci come è partito tutto… Ho iniziato a giocare     “seriamente” nel 2011, incuriosito da alcuni video su YouTube e studiando le mosse e i lanci da lì, all’inizio. E poi, lancio dopo lancio, ho scoperto man mano il mio divertimento, ampli cato dal vedere concretamente la gioia di giocare dei miei cani. È esplosa così la mia passione per il Disc Dog. I media sono utilissimi per promuovere una disciplina e contagiare anche gli altri con massima passione, specie se è esaltante da giocare e spettacolare da guardare come il Disc Dog.

Oggi la tua vita è cambiata e gira tutta attorno al Disc Dog. Disciplina di cui sei Istruttore e preparatore atletico cino lo, con stage molto richiesti in tutta Europa. Chi può giocare a Disc Dog? Che caratteristiche deve avere la coppia cane-uomo?

Tinkerbell il Jack Russell Terrier
© Foto di Natalie Anselmini

Sì, devo molto al Disc Dog e soprattutto ai miei cani. In realtà possono giocare tutti gli umani e i cani in buono stato di salute. Ciascuno sceglierà se a livello amatoriale (nei parchi) o a livello agonistico. Il gioco può essere adattato a ciascuno, per limiti e potenzialità peculiari di ognuno: ogni coppia avrà il suo personalissimo modo di interpretare la disciplina, e questo è il bello. A livello agonistico, come tutti gli atleti, è richiesto uno sforzo in più, e di certo l’umano deve allenarsi molto da solo, per la parte relativa ai lanci. Come in tutte le cose, più ti alleni più hai risultati. Attenzione, però, perché non sempre la quantità è sinonimo di qualità, serve criterio e va osservato molto il proprio cane: “qualità” può essere anche cinque o dieci minuti, e parlo della parte di allenamento fatta con il cane, ovvio.

Ci racconti il tuo rapporto con la tua Rory?

Rory… la adoro! Vista da fuori sembra un cane facile, ma non è proprio cosi. Lei si sente una regina e te lo fa capire. Con lei non puoi sbagliare, perché te lo fa presente subito, ci capiamo molte volte al volo: solo guardandoci, direi, è intesa perfetta. Io so quello che lei vuole e lei sa quello che io voglio. Rory è un cane felice, ci divertiamo sia fuori che in casa. Siamo davvero sempre insieme. Ama tantissimo fare tutto con me, lavorare, giocare, riposare: basta stare l’uno accanto all’altra. E per l’alimentazione… beh, sì, vi svelo un segreto: Rory non mangia bistecca di vitello con contorno di ori di zucca, ma si alimenta come un cane normale, e la nostra scelta – anche dato che siamo sempre in giro – è mangime secco, ma della miglior qualità, che per noi è Orijen.

Adrian e Rory la coppia vincente del Disc Dog
© Foto di Claudio Piccoli

Oltre a Rory, vediamo dalle foto altre splendide cagnoline. Chi sono? Ce le presenti?

Oltre a Rory, c’è la sorella maggiore Jay, Border Collie di otto anni e poi Tinkerbell, Jack Russell Terrier di cinque anni. In ne, l’ultima arrivata: Hurricane, alias “Heineken”, un anno e mezzo: sta imparando tutte le dritte dalla zia Rory e promette davvero molto bene.

Che consiglio dai a chi vuole avvicinarsi al Disc Dog? A coloro che si vogliono avvicinare a questa splendida disciplina posso dire solo: “divertirvi e giocate con il vostro cane, state insieme e soprattutto sorridete quando giocate”.

Quando sei sul campo, in allenamento, come e quando capisci che è il momento di fermarti perché Rory è stanca? Come si fa a capire che, per il bene del cane, è ora di interrompere l’attività?

Come faccio a capire che Rory è stanca? Molto semplice, me lo dice lei. Penso che ognuno conosca il proprio cane ed è responsabile della sua salute. E non tutti i quattro zampe mostrano allo stesso modo la stanchezza sica e mentale.

Quanto impegno hai impiegato per allenarla a livelli così eccellenti?

Anche se Rory ha otto anni, ancora ci stiamo allenando: non si arriva mai. Ho impiegato circa quattro anni per capire bene il mio cane e avere una sintonia perfetta.

Qual è, secondo te, il lancio più dif cile?

Forse il “butter y”, salto nella disciplina del kung-fu e, prima di atterrare, il lancio “sidearm”: dif cile perché non sempre si riesce a trovare la tempistica col cane.

Alla ne di una gara, come premi la tua Rory?

Anche in quel momento Rory vorrebbe ancora giocare, due minuti di gara non le bastano. Di solito facciamo subito una passeggiata noi due, da soli, per stare insieme, è defaticare, insieme: ci premiamo così, noi.

 

 

a cura di Maria Paola Gianni

© Foto di apertura di Claudio Piccoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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