Lupi in Italia: Life Mirco-lupo
Lupi in Italia ce ne sono, lo sappiamo, tuttavia vivono spesso in situazioni difficili e a rischio. Ecco un’iniziativa per la loro salvaguardia che ci piace tanto.
Progetto Life Mirco-Lupo
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Si cercano volontari

Gli esperti del Parco Nazionale, nell’ambito della campagna di monitoraggio, si avvalgono anche dell’aiuto di volontari, per cui chi fosse interessato può partecipare alla fase di identificazione genetica non-invasiva di lupi e ibridi.
Lupi in Italia: Furio e Mirco

“Sono due maschi di diversa età e probabilmente destino”, spiega Willy Reggioni, “il primo, di circa un anno, è in fase di dispersione e dopo aver esplorato l’intera Provincia di Parma sta ora cercando un territorio libero nell’Appennino reggiano. Mirco, invece, è un maschio di almeno cinque o sei anni di età che mostra i segni di un animale che ha perso il suo possibile status di dominante. Oggi occupa un territorio non ancora ben definito, pur mostrando fedeltà ad alcune zone nelle quali ritorna con regolarità”.
Per ottenere queste informazioni i due animali, dopo essere stati catturati e determinati geneticamente come ibridi di cane – lupo, sono stati rilasciati dotati di un collare Gps – Gsm in grado di rilevare la loro posizione a intervalli regolari di tempo. “I due collari”, prosegue Reggioni, “permetteranno nei prossimi anni di approfondire alcuni aspetti dell’ecologia degli ibridi, ad oggi poco conosciuti, e sui quali circolano numerose leggende e pregiudizi, come una presunta maggiore pericolosità verso l’uomo, ancora tutta da dimostrare”.
Lupe in Italia: Lubiana e Bandia
Nei primi mesi di attività sono state catturate anche due femmine, Lubiana e Bandia, appartenenti allo stesso branco.
Entrambe sono state liberate immediatamente dopo la cattura, perché non mostrano alcun segno di ibridazione e anch’esse dotate di collare Gps – Gsm, sia per migliorare le conoscenze sulla biologia della specie, sia per chiarire un aspetto comportamentale particolare del branco di cui fanno parte, autore di diverse predazioni a carico di cani da caccia.
“Agire per la conservazione del patrimonio genetico del lupo”, conclude Willy Reggioni, significa di fatto agire per il lupo. Il lupo si è evoluto sotto la pressione della selezione naturale per milioni e milioni di anni. Oggi il risultato magnifico di questo processo evolutivo naturale è messo in serio pericolo dalla nostra distrazione nel gestire i cani, parenti stretti del lupo, ma frutto dei nostri processi di selezione artificiale e delle nostre esigenze di domesticazione”.
Per informazioni: www.lifemircolupo.it
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