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Labrador Retriever: Mr. Popolarità

di Redazione Quattrozampe

Labrador Retriever

Il Labrador Retriever affonda le sue radici nella lontana penisola canadese del Labrador, limitrofa all’isola di Terranova.

Questo fa presumere che le origini degli omonimi cani siano intrecciate e che come denominatore comune abbiano il Cane di St. John, progenitore ormai estinto, un validissimo cane d’acqua il cui compito principale era quello di aiutare i pescatori recuperando il pesce che sfuggiva dalle reti.

Sul finire dell’Ottocento il Labrador Retriever sbarcò in Inghilterra dove riscosse molto successo tra i nobili inglesi, i quali non fecero fatica a trovare un impiego delle sue qualità di riportatore, infatti divenne formidabile nel riporto delle prede durante le battute di caccia.

Grazie alla folle attrazione per l’acqua, il mantello idrorepellente e le zampone palmate, il Labrador era considerato il miglior cane per recuperare la selvaggina nelle gelide paludi inglesi.

Solitamente non dice mai di no a un tuffo in acqua, che si tratti di uno stagno salmastro o dell’acqua cristallina di un torrente e in caso di alte temperature, per la sfortuna del padrone, il Labrador Retriever potrebbe accontentarsi anche di una pozzanghera fangosa!

Labrador Retriever

Questa è una delle poche controindicazioni della convivenza con la razza, anche se il libro e film “Io e Marley” di Josh Grogan ritrae l’immagine di un Labrador Retriever estremamente casinista, un vero combina guai, che rivoluziona la vita dei coniugi Grogan, ma che condisce la loro esistenza con simpatia, fedeltà, empatia e sensibilità.

Probabilmente il ritratto di Grogan è lievemente iperbolico, ma il Labrador Retriever potrebbe rivelarsi realmente un autentico casinista.

È fondamentale, quindi, iniziare da subito e con pazienza ad educare il cucciolo. Non sarà un’impresa così ostica, basta essere coerenti, costanti e soprattutto il vero segreto è prenderlo per la gola, con i bocconcini come ricompensa farà anche i salti mortali per compiacervi.

Anzi, sarà felice di rendersi utile nel disbrigo di qualche compito quotidiano o piccole incombenze domestiche, per esempio, portare il quotidiano la mattina, le ciabatte o qualsiasi altra cosa di cui potremmo avere bisogno.

Ma non è tutto: l’eccellente attitudine al lavoro rende il Labrador Retriever una fedele guida per ipovedenti, inoltre, milita nella protezione civile nella ricerca di corpi in caso di calamità naturali, aiuta le Forze dell’Ordine nella ricerca di esplosivi e stupefacenti, la straordinaria propensione al nuoto è molto utile nel salvataggio in acqua e, infine, sensibilità e dolcezza fanno sì che sia il numero uno anche nella pet therapy.

Pet Therapy con il Labrador Retriever

La Pet Therapy nasce negli anni Sessanta da un’idea dello psichiatra Boris Levinson, il quale si rese conto che i bambini con disturbi psichici che riceveva nel suo studio mostravano interesse e curiosità verso il suo cane, che assisteva anch’esso a queste sedute. Il Labrador è una delle razze più indicate, anche se i soggetti dovranno essere equilibrati e ben educati. La gioia, la serenità e il buon umore tipici del Labrador sono estremamente contagianti.

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Apparentemente sembra perfetto, ma in realtà qualcosa che non sa fare c’è: la guardia.

Ciò che lo contraddistingue è la perenne gioia, ha buone intenzioni con tutti (pelosi e non), generalmente non ha problemi di convivenza con altri cani e la territorialità non fa parte del suo essere.

Labrador RetrieverNell’eventualità che entrassero dei malintenzionati nella proprietà, il Labrador Retriever probabilmente li accoglierebbe con la continua scodinzolata e con le migliori intenzioni.

Effettivamente sembra sempre felice, ma è fondamentale rispettare la sua natura dinamica e sportiva, non va assolutamente “dimenticato” sul divano a sonnecchiare tutto il giorno riservandogli solo la passeggiatina intorno all’isolato!

Ha bisogno di sfoghi e stimoli: corse, lunghe passeggiate, giochi con palline e riportelli, una nuotata sarebbe la ciliegina sulla torta.

Non bisogna ridurlo a pingue dormiglione, è comune nella razza la tendenza a ingrassare.

Teniamo sotto controllo l’alimentazione chiedendo consiglio al veterinario sulla dieta, con i suoi occhioni languidi sarà abilissimo a far sentire il suo umano un essere spietato, ma è meglio non cedere per il bene della sua salute.

È un vero e proprio vulcano di energia, pronto a stravolgere positivamente l’esistenza della sua famiglia umana, migliorandone la qualità della vita.

Diventerà il punto di riferimento dei bambini, i quali condivideranno giochi e momenti speciali, darà l’occasione di trascorrere più tempo all’aria aperta e invecchiando si tranquillizzerà diventando saggio.

Per cogliere le bellissime sfumature della convivenza con un Labrador, va riservato un posto in casa con la sua famiglia, esiliarlo in giardino sarebbe un grave errore che renderebbe il cane frustrato e nervoso.

 

 

 

A cura di Giada Rigolli
foto di Roberto Della Valle
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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