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Displasia dell’anca – un rimedio omeopatico

di Maria Paola Gianni

Displasia dell'anca

L’omeopatia è da molto tempo un argomento che divide tra sostenitori e scettici ma nel caso di Freddie e Minù e della loro displasia dell’anca è stato un metodo risolutivo per il problema.

Per Mauro Dodesini, medico veterinario omeopata da circa venti anni, l’omeopatia cura tutto.

Vediamo i casi di questi due bellissimi Golden Retriever, raccontati direttamente dalle proprie padrone.

Freddie, displasia ad entrambe le anche

Freddie, Golden Retriever di Lara Zanchi, di Bergamo

Displasia dell'anca“Freddie ha la displasia a entrambe le anche posteriori, di grado E, quindi gravissima. Operato di ostectomia all’anca sinistra nel febbraio 2013, nel novembre 2014 non camminava più, perché non riusciva a poggiare l’anca destra posteriore, in grave sofferenza.

Per i veterinari bisognava operarlo come all’anca sinistra. Già il post-operatorio della prima operazione era stato molto lungo e doloroso, anche con fisioterapia in piscina, ma il cane non stava completamente bene, per cui era tracollato a destra.

Non è mai stato un problema di costi, ma di sofferenza del cane, del suo benessere, volevamo il meglio per lui, sotto il profilo fisico, ma anche morale, psicologico, emotivo.

Tramite un’amica siamo arrivati al dottor Dodesini. Iniziata la cura omeopatica, nel dicembre 2014, Freddie ha radicalmente cambiato la sua vita, il miglioramento è stato immediato, il cane era più sereno e ha smesso di zoppicare nel giro di anche se manifestava ancora problemi alla zampa destra.

Ricontattato, l’ortopedico mi ha detto che c’era uno scollamento della protesi, il cane non aveva dolore, ma sentendo il distacco, non poggiava la zampa destra. Per cui, in accordo con il dottor Dodesini, abbiamo tolto la protesi destra ed è stata la salvezza di Freddie, che ora cammina normalmente, senza protesi, grazie al rimedio omeopatico, solo cinque gocce al giorno.

E a casa tutti ci siamo convertiti all’omeopatia, perché funziona, i miei gli ormai non prendono medicine tradizionali da sette anni. Una scelta di vita per la famiglia intera”.

Minù, tre interventi chirurgici per la displasia dell’anca

Minù, Golden Retriever di nove anni di Barbara Regantini

Displasia dell'anca“Ho preso Minu nel 2007 da un allevamento del Nord, fin dalla nascita le è stata diagnosticata una displasia dell’anca molto grave, di grado E2, a entrambe le anche.

I veterinari mi avevano detto o si opera, o non avrà nessuna probabilità di vivere. Per cui ha subìto tre interventi, per l’inserimento delle due protesi, non risolutivi e costati in tutto 7.000 euro: il primo, all’anca posteriore sinistra, è andato benissimo, con una nuova protesi.

Ma dopo il secondo, all’anca destra (non li operano mai contemporaneamente), il cane ha avuto dei problemi, zoppicava.

Conosciuto il dottor Dodesini e iniziata la cura omeopatica, nel 2009, Minù è finalmente migliorata come vitalità, anche se manifestava ancora problemi alla zampa destra.

Ricontattato, l’ortopedico mi ha detto che c’era uno scollamento della protesi, il cane non aveva dolore, ma sentendo il distacco, non poggiava la zampa destra.

Per cui, in accordo con il dottor Dodesini, abbiamo tolto la protesi destra ed è stata la salvezza di Minù, che ora cammina normalmente, senza protesi, grazie al rimedio omeopatico, solo cinque gocce al giorno.

E a casa tutti ci siamo convertiti all’omeopatia, perché funziona, i miei gli ormai non prendono medicine tradizionali da sette anni. Una scelta di vita per la famiglia intera”.

 

 

Foto e testi di Maria Paola Gianni
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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