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Tornjak

di Simona Borgatto

Tornjak

Ho incontrato il Tornjak casualmente, durante una vacanza in Croazia nel 2012. Dai Laghi di Plitvice mio marito e io stavamo andando a visitare la città di Zara quando lui ha visto un cane accucciato a bordo strada. Istintivamente ci siamo fermati: era un cucciolo, lo abbiamo chiamato e quando è arrivato da noi ci siamo accorti che era ferito alla gola. La lesione, probabilmente causata da un morso, si stava infettando. Senza pensarci su, l’abbiamo caricato in auto. È stato, poi, il veterinario della cittadina di Slunji a dirci che si trattava di un Tornjak, la razza nazionale della Bosnia e della Croazia che non conoscevamo e che non avevamo mai sentito.

I Tornjak sono cani pastori utilizzati per la guardiania del bestiame, non per la conduzione.

Il cagnolino era una femmina e, dagli otto chili iniziali di quando aveva tre mesi, ora ne pesa quaranta. Come peso e garrese è nello standard, ma è un po’ minuta nell’ossatura, forse per la vita da randagia passata da cucciola. Non ci stancheremo mai di ringraziare i proprietari del B&B dove alloggiavamo per averci permesso di ospitarla fino alla fine della nostra vacanza che, ovviamente, non dimenticheremo mai!

COL TORNJAK CI SI SENTE PROTETTI

Appena l’ho vista da vicino ho pensato “è un San Bernardo!”, per via della mascherina marrone attorno agli occhi. Poi ho creduto fosse un meticcio, ma la cosa più importante era che andava subito tolta dalla strada e curata.

Ciò che colpisce nel Tornjak è indubbiamente la stazza e il pelo lungo e morbido, oltre a uno sguardo molto dolce ed espressivo.

Non è un cane molto attivo: ciò può deludere chi si aspetta di stare con un quattro zampe da riporto, o che salta, corre e soprattutto dà i bacini. La mia non ne dà, è molto parca nelle manifestazioni d’affetto, ma con lei ti senti sempre protetto e tenuto d’occhio. La sua calma, la sua pazienza, il suo essere dignitosa ed equilibrata sono sicuramente le doti che più apprezzo, anche se all’inizio non le capivo, poiché fin dal principio si è mostrata diversa dagli altri cani e io non avevo riferimenti.

Tornjak

IN ITALIA ANCORA NON CI SONO ALLEVAMENTI

Il Tornjak viene allevato principalmente in Bosnia e in Croazia dove è molto diffuso. I bosniaci e i croati sono molto orgogliosi di questa razza di cane, valido aiuto nella pastorizia. Lo sono talmente tanto da aver dedicato loro dei francobolli. Ci sono allevamenti anche in Cecoslovacchia, in Francia e, qualcuno, negli Usa. Mentre in Italia non ce ne sono ancora. I Tornjak italiani, ufficialmente, sono sei o sette: tutti, tranne la nostra, arrivano da allevamenti della Bosnia e della Croazia.

I Tornjak sono cani fortemente autoctoni, come molte razze pastori dell’Est Europa, e per questo poco diffuse.

Usati per la pastorizia sugli altopiani o nelle fattorie, ora si trovano anche nei centri abitati, vivono nelle famiglie e vengono portati alle mostre cinofile raggiungendo ottimi risultati.

Tornjak

HA BISOGNO DI SOCIALIZZARE CON ALTRI CANI

Il carattere dei Tornjak è quello tipico dei cani pastori dell’Est: incorruttibile, sospettoso, protettivo, territoriale, equilibrato, ricorda velocemente quello che gli viene insegnato dimostrandosi, così, molto facile da addestrare sia per la guardiania sia per l’educazione di base. In principio sembra indifferente a tutto, mentre invece ha sempre la situazione sotto controllo, senza darlo a vedere.

Il Tornjak è un ottimo guardiano, ma a differenza di altre razze guardiane è più docile e socievole con gli amici e i parenti della sua famiglia.

Abbaia solo se necessario. Riesce a stare sia da solo, sia in branco, ma non è un cane che istintivamente socializza con tutti i suoi simili: per questo ha bisogno di stare insieme agli altri cani fin da cucciolo. Ha bisogno di un capobranco umano molto fermo e coerente perché ha un carattere molto forte. In famiglia è molto tranquillo e, in casa – meglio una soluzione indipendente che un appartamento – passa buona parte del suo tempo a dormire. Ha, però, bisogno di una lunga passeggiata quotidiana, preferibilmente in spazi aperti: ciò lo rende ancor più equilibrato. In base alla nostra esperienza e a quella degli allevatori, i Tornjak sono cani che riescono a stare in qualsiasi luogo (centri commerciali, mezzi di trasporto pubblici, locali, ristoranti, hotel…) basta solo che siano stati educati con fermezza.

Tornjak

IL TORNJAK È UN GRANDE DIFENSORE, PIÙ EQUILIBRATO DEGLI ALTRI PASTORI

Dopo l’uscita di alcuni articoli redatti da me o da colleghi, su mia proposta, ho deciso di scrivere un libro principalmente per far conoscere la razza anche in Italia: ritengo che il Tornjak possa essere una valida alternativa rispetto alle razze italiane “custodi” perché sono più equilibrati e non attaccano l’uomo. Trovo che davanti a cinghiali, lupi e orsi le razze da guardiania debbano essere più conosciute e diffuse per evitare l’abbattimento di predatori selvatici da parte dell’uomo. Inoltre, da gattofila convinta, volevo raccontare la mia prima esperienza con un cane, un cane per di più particolare che qui nessuno, o quasi, conosce, ma che desta molta curiosità.

IL TORNJAK ZARA VIVE NELLA CAMPAGNA LOMBARDA

La nostra “Tornjakka” si chiama Zara, in onore del luogo di ritrovamento (nei pressi dell’aeroporto di Zara) e ha sei anni. Noi viviamo nella campagna lombarda e qui Zarina ha la possibilità di fare lunghe passeggiate, in alcuni casi anche senza guinzaglio. Io la porterei molto di più nei luoghi pubblici, ma mio marito preferisce che rimanga in cortile. Però è con me che è salita in metropolitana per la prima volta! Di notte sta con noi in casa sul suo materasso gigante ai piedi del letto. In vacanza ci segue ovunque ma, purtroppo, non ama il mare, né la spiaggia: da sei anni siamo votati alla montagna, al lago e alle colline. È riuscita a sopportare anche i nostri due gatti, Mici e Linus: ha capito che fanno parte della famiglia e, quindi, non ha mai provato ad attaccarli. Loro hanno sempre una via di fuga rappresentata dalla gattaiola.

HA AVUTO DUE RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI

Il Tornjak è straordinario per la sua peculiarità di cane protettivo, equilibrato e mai invadente. Ha avuto due riconoscimenti internazionali: nel 2007 e nel 2017 che ne hanno definito lo standard di razza sia “da lavoro” sia “da bellezza”. Per questo i Tornjak possono partecipare alle mostre cinofile: nel 2015 più di 30 esemplari hanno partecipato al World Dogs Show tenutosi a Rho (MI). In Italia, non essendoci allevamenti, non è stato riconosciuto dall’Enci.

LA SCHEDA DEL TORNJAK:

Tornjak

Cane di taglia grande originario delle zone di montagna della Bosnia-Erzegovina e della Croazia e delle vallate circostanti. Elegante e potente, agile, forte, armonioso e molto proporzionato, con pelo lungo e spesso.

  • Morfologia: Molossoide
  • Taglia: maschio 65-70 cm, femmina 60-65 cm
  • Dimensioni: maxi (26-50 kg)
  • Testa: allungata, la lunghezza del muso è uguale a quella del cranio
  • Orecchie: di dimensioni medie, triangolari, piegate e pendenti, attaccate e abbastanza alte
  • Tronco: garrese moderatamente definito, dorso corto, molto sostenuto, moderatamente largo e diritto
  • Pelo: cane a pelo lungo, il pelo corto è sulla testa e sugli arti
  • Mantello: di vari colori, con focature diverse e uniformi, e un fondo generalmente bianco
  • Coda: lunga, attaccata ad altezza media, molto mobile

IMPARA PRESTO E RICORDA A LUNGO:

Il Tornjak è un cane molto apprezzato perché, nonostante il suo aspetto un po’ rustico, impara in fretta e ricorda a lungo quanto ha appreso: una delizia per gli educatori cinofili e per il loro riferimento umano. Facile da addestrare, dunque, ama avere dei compiti da portare avanti, per compiacere il suo padrone. Ma ha bisogno di un capobranco umano molto fermo e coerente perché ha un carattere molto forte.

Approfondimenti:

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