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Problemi di circolazione nei cani: lo Shunt Portosistemico

di Redazione Quattrozampe

Schnauzer Nano

Lo Shunt Portosistemico (Sps) è un’anomalia vascolare consistente in una comunicazione tra il letto venoso portale e quello sistemico. Questa patologia (che riguarda anche il gatto) può essere congenita o acquisita e svilupparsi in ambito intra o extra epatico. Nei cani giovani di grande taglia sono frequenti Sps congeniti singoli intraepatici, mentre nei cuccioli di piccola taglia prevalgono forme singole extraepatiche; nei soggetti adulti o anziani troveremo Sps, spesso multipli, extraepatici acquisiti. Le cause degli shunt congeniti non sono note, ma di certo alcune razze mostrano predisposizione: Schnauzer Nano, Irish Wolfhound, Bobtail, Cairn Terrier, Yorkshire Terrier ed altre. Gli acquisiti, cioè secondari, si formano in cani anziani (indipendentemente dalla razza) in seguito a malattie croniche del fegato che provocano ipertensione del sistema portale con conseguente apertura di vie anomale di comunicazione col letto venoso sistemico. Nei cuccioli colpiti dalle forme congenite si nota accrescimento ridotto rispetto all’età, scarsa vitalità, ipersalivazione, polidipsia e poliuria, vomito, sonnolenza, talora crisi convulsive. Tutti questi sintomi sono dovuti alla disfunzione epatica: la ridotta sintesi di proteine porta al mancato accrescimento, la scarsa capacità di detossicazione, con l’aumento dell’ammoniaca nel sangue, provoca gli altri sintomi. Un problema secondario, sempre legato all’alterazione metabolica, è la formazione di calcoli urinari. La malattia, all’inizio, può essere solo sospettata e, per arrivare alla conferma definitiva, serve sempre approfondimento mediante esami di laboratorio e diagnostica per immagini. Le analisi non danno certezze, ma quasi sempre si hanno segni di insufficienza epatica. A questo punto, di solito, viene consigliata l’ecografia, con la quale andremo a studiare il fegato stesso e i suoi vasi. L’esame ecografico può dare certezze e identificare l’anomalia, ma non sono rari i casi in cui, pur confermando il sospetto, si riscontrano tutti i segni correlati allo Sps (microepatia, ridotta vascolarizzazione portale, urolitiasi, nefromegalia) ma non si evidenzia l’alterazione anatomica. Sarà l’esame Tc (tomografia) a darci la risposta definitiva. A diagnosi acquisita si procederà a terapia: la chirurgia è l’opzione migliore, ma l’intervento non è semplice e deve essere eseguito da una equipe con preparazione specialistica. Nei casi in cui la chirurgia non è possibile (animali anziani non in grado di superare l’intervento) potremo tentare una gestione medica della patologia con diete a basso tenore di proteine, con alto valore biologico delle stesse ed aggiunta di famaci per controllare il tasso ematico di ammoniaca e migliorare l’encefalopatia epatica.  

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di Alessandro Arrighi

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