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Giochi per cani e gatti: piccoli cambiamenti per riaccendere l’interesse

di Redazione Quattrozampe

Quante volte ci sarà capitato di regalare un gioco al nostro amico a quattro zampe e che il suo interesse svanisse dopo poco averlo utilizzato. Si tratta di un processo cosiddetto di “abituazione” che la ricerca dimostra possa essere invertito. Di giochi per cani e gatti ce ne sono un’infinità in giro, anche molto costosi, ma a loro questo non sembra interessare. La ricerca dimostra infatti che dopo un iniziale interesse del cane e del gatto all’oggetto in questione, subentri per lo stesso la totale indifferenza. Basta però modificare qualche dettaglio o cambiarne l’odore perché rinasca la passione.

Riciclare i giochi per cani e gatti

Per il gatto il gioco rievoca un po’ la caccia. Diversa la questione per il cane, per il quale si tratta di un ritorno all’infanzia. E ciò potrebbe spiegare la differenza nei risultati della ricerca che, però, sono simili per entrambi. Cambiano solo per l’intervallo di tempo entro il quale si ripresenta l’oggetto. Per il gatto, infatti, l’intensità di gioco aumenta se lo stesso, modificato, viene ripresentato entro cinque minuti. Diminuisce dopo un intervallo di venticinque. Per il cane, invece, il fattore tempo non è rilevante. Entrambi comunque dimostrano un nuovo interesse quando il gioco viene ripresentato con le opportune modifiche. Quali? Basterà lavarli per cambiare il loro odore o attaccare una piuma o un filo di lana al passatempo di Micio e il gioco è fatto!

 

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