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Erba gatta: come si coltiva e gli effetti sul gatto

di Redazione Quattrozampe

Erba gatta: come si coltiva e gli effetti sul gatto

La gattaia, detta anche gattaria o erba gatta, è una pianta perenne aromatica della famiglia delle Lamiaceae, con un profumo simile a quello della menta. È conosciuta nel mondo felino poiché aiuta i gatti ad eliminare i grumi di pelo che si formano nel suo stomaco durante le operazioni di pulizia del mantello. Quello che invece pochi sanno è che l’erba gatta ha effetti stupefacenti sui 2/3 dei felini. Ecco perché è tanto apprezzata e ricercata dai gatti. Ma niente paura, il nostro amico perloso non corre pericoli poiché non sono state riscontrate controindicazioni. L’erba gatta è una pianta che si presenta sotto forma di piccoli cespugli composti da teneri germogli con foglie a striscioline di colore verde a margini interi o leggermente dentati a seconda delle varietà. Si tratta di un’erba aromatica, che cresce dai 10 ai 50 cm, ha fusto alto e rettangolare e presenta fiori labiati piccoli e delicati.  La sua particolarità è che emana un delicato profumo, simile a quello della menta, che ammalia i gatti fino a renderli “drogati”. Inoltre contiene una sostanza repellente per gli insetti.

Erba gatta: come si coltiva in casa

Visti gli effetti che l’erba gatta ha sui gatti, molte persone provano a coltivarla per i propri amici felini. Fortunatamente, avere un angolo verde dedicato ai gatti è molto semplice, infatti l’erba gatta è definita infestante poiché cresce con molta rapidità e senza particolari cure.

Prima di coltivare in autonomia quest’erba tanto amata dai felini, è necessario però fare una piccola premessa: è bene chiedere sempre il parere del proprio veterinario di fiducia riguardo l’utilizzo dell’erba gatta, il quale indicherà le dosi adeguate, il numero di esposizioni massime e le condizioni in cui la somministrazione è sconsigliata. Dati gli effetti della sovraesposizione – il gatto potrebbe addirittura sembrare ubriaco o ciondolante nell’andamento – è comunque necessario sempre agire con moderazione. Inoltre, l’erba gatta può essere anche un valido aiuto per i blocchi di stomaco dell’animale, causati da peli inavvertitamente ingeriti durante la pulizia quotidiana, poiché può stimolare il vomito.

Una volta ottenuto il parere positivo del veterinario, è possibile iniziare a creare un orto felino. Come anticipato, coltivare l’erba gatta è estremamente semplice, perché la pianta attecchisce rapidamente al terreno e tende a essere infestante, ovvero si riproduce velocemente e resiste ai più svariati climi. Se non si dispone di un giardino o di un piccolo orto, la si può tranquillamente piantare in un vaso da tenere sul balcone o vicino ad una finestra illuminata dal sole.

  • Esposizione:ama i luoghi luminosi o a mezza ombra.
  • Terreno:predilige i terreni soffici e umidi.
  • Annaffiature:irrigazioni frequenti. L’erba gatta va innaffiata tutti i giorni, ma con moderazione, quel tanto che basta a mantenere umido il terreno.
  • Concimazione:non necessita di essere concimata.

I semi dell’erba gatta sono reperibili in qualsiasi negozio dedicato alla botanica, nei consorzi agrari e nei vivai. Per seminarli, è necessario un vaso, anche non troppo grande, in cui inserire sul fondo uno strato di ghiaia, in modo tale da permettere il deflusso dell’acqua dall’apposito foro, senza però perdite di terreno. Il terriccio utilizzato, inumidito in superficie, deve essere morbido – si può usare quello già scelto per altri tipi di fiori – e deve quasi raggiungere l’orlo del vaso. Aiutandosi con le mani o con un piccolo bastoncino, si praticano dei piccoli fori, abbondantemente distanziati. Si inseriscono uniformemente i semi nei fori, e li si ricopre con uno strato leggero di terra e inumidendola nuovamente. Il periodo di germinazione dura dai 7 ai 10 giorni, infatti già dopo una settimana si dovrebbero intravedere le prime pianticelle. L’erba è utilizzabile, invece, una volta raggiunti i 10 cm d’altezza. A seconda della grandezza del proprio orto felino, il ciclo di consumo dovrebbe esaurirsi in poco meno di un mese.

Usi e proprietà dell’erba gatta

L’erba gatta contiene un ormone chiamato nepetalattone, un analogo del feromone dei gatti, che svolge attività neuroattiva sui gatti producendo in loro un effetto eccitante. Molti gatti infatti, soprattutto se giovani, sono attratti da questa particolare pianta e sono sensibili al suo odore e alle sostanze che contiene. L’erba gatta può essere utilizzata in diverse situazioni. Se si vuole, ad esempio, insegnare al gattino a non farsi le unghie sul divano o sugli altri mobili, sfregare l’erba gatta sul tiragraffi può renderlo più attraente. O ancora è possibile strofinarla su un nuovo cuscino o una nuova cuccia che il micio ignora.
Viene utilizzata anche per stimolare i i gatti più anziani, che si muovono meno a causa degli acciacchi dell’età. È possibile inserirla anche nei giochi di Micio sparsi per casa o dietro ai mobili per incentivare il gatto a una caccia al tesoro rinvigorente per le articolazioni, soprattutto in vostra assenza, in modo da trovarli meno scalmanati al rientro a casa e di notte, quando un micio annoiato sul letto in cerca di attenzioni non è proprio l’ideale per una bella dormita. Un consiglio utile, è quello di inserire delle foglie in un vecchio calzino e annodarlo in cima, ottenendo così una pallina morbida e sicura che intratterrà il gatto.

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