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Stitichezza del gatto: ecco i rimedi

di Redazione Quattrozampe

Stitichezza del gatto

Non è raro riscontrare casi di stitichezza del gatto, anche di grado severo. A questo problema si può associare una marcata dilatazione del grosso intestino (Megacolon).

Il fatto che le due condizioni coesistano crea un problema per la diagnosi: la dilatazione è secondaria alla costipazione/ostruzione o viceversa ne è la causa?

Le due ipotesi sono entrambe plausibili. Nella prima il motivo scatenante sarà da riferire a errori dietetici, a ingestione di corpi estranei o, più raramente a presenza di masse.

La seconda si verifica quando l’intestino è affetto da una alterazione congenita della parete, che ha una tonaca muscolare malfunzionante. I sintomi sono sovrapponibili nelle due situazioni prospettate: l’animale arriva alla visita con anamnesi di mancata o insufficiente evacuazione da giorni o addirittura settimane, il proprietario riferisce sforzi frequenti, spesso inefficaci o seguiti da emissione di pochissime feci semiliquide contenenti sangue e muco, il gatto è spesso abbattuto, apatico, inappetente, e talora vomita in modo ricorrente.Stitichezza del gatto

Alla visita il veterinario riscontra, di solito, disidratazione, pelo opaco e trascurato, dolore alla palpazione dell’addome, anse intestinali dilatate e contenenti materiale indurito.

L’esame radiografico rivela l’abnorme dilatazione del colon e la presenza al suo interno di feci molto dure, con marcata componente mineralizzata.

Salvo particolari situazioni, in cui è identificabile la presenza di un corpo estraneo occludente, a questo punto abbiamo chiaro il quadro clinico, ma ignoriamo la causa.

Cosa fare per la stitichezza del gatto

Siccome la diagnosi precisa prevederebbe una biopsia, di solito procediamo con una terapia sintomatica che prevede dieta bilanciata, blandi lassativi che rendono le feci più morbide e farmaci stimolanti la peristalsi.

Nei casi più ostinati si praticano clisteri evacuanti. Molto spesso le cure hanno un buon effetto. Nei casi in cui non ci sia risoluzione o le ricadute siano costanti, si può ragionevolmente pensare di essere di fronte a un megacolon idiopatico, nel quale la costipazione non è la causa del problema, ma l’effetto dello stesso.

Questi pazienti possono essere trattati solo con un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione totale o parziale del tratto di colon malato. L’operazione è molto impegnativa, ma non particolarmente difficile per una mano esperta.

Normalmente, dopo un breve periodo in cui il gatto potrà avere diarrea, si ottengono buoni risultati.

 

 

 

A cura di Alessandro Arrighi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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