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Bambini e cani: evitiamo lo scontro

di Redazione Quattrozampe

bambini cani scontro

I bambini, spesso irruenti oltre che curiosi, rapidi nei movimenti e incapaci di concepire il riserbo o la delicatezza, si trovano spesso a voler toccare i cani, animali con un forte senso gerarchico, predatori per natura, addomesticati, ma con un nocciolo di creatura selvaggia nella propria indole. Come possiamo evitare lo scontro tra le loro nature? Uno scontro che vedrebbe i bambini aver la peggio, ma ai cani toccherebbe poi un destino altrettanto brutto. È dello scorso gennaio il video che vede protagonista una bambina di soli 4 anni alle prese con sei Pitbull. Li mette in riga, seduti e, dopo aver rimbrottato il più indisciplinato, dà loro da mangiare rovesciando il contenitore dei croccantini al centro e dando poi il “via” dopo un breve conto alla rovescia. I cani si dispongono così in cerchio e consumano tranquillamente il loro pasto. “Sei pitbull maschi”, commenta la madre con la sua voce fuori campo, “qualcuno direbbe che è impossibile. Ma loro vivono e mangiano insieme. Noi siamo una famiglia. E una bimba di quattro anni è capace di dire loro che cosa fare e quando farlo”. Incoscienza? O grande capacità di gestire una situazione che per i più risulterebbe pericolosa?

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I figli dei cinofili sono sempre bambini deliziosi

cane sconosciutoInutile dire che tale operazione è assolutamente da evitare se non siamo esperti cinofili in grado di gestire situazioni del genere, qualunque siano i cani che ci troviamo di fronte. La pericolosità non è, infatti, dettata dalle razze, quanto piuttosto da interferenze di comunicazione che potrebbero verificarsi in una situazione delicata come quella della somministrazione del cibo. Ma gli esperti cosa ne pensano? “I figli dei cinofili sono sempre bambini deliziosi”, commenta Angelo Vaira, fondatore e direttore della scuola cinofila ThinkDog, sostenitore dell’approccio cognitivo-relazionale alla base di qualsiasi interazione con l’animale. “I cani hanno precedentemente imparato l’esercizio da un adulto e sviluppato capacità sociali ed emotive, come l’autoregolazione (serve a trattenersi dal lanciarsi sul cibo e ad aspettare il segnale) e la tolleranza (tollerare la condivisione del cibo a brevissima distanza dagli altri cani). Lei è una bimba che ha imparato principalmente per imitazione (copia ciò che abitualmente fa la mamma, che dev’essere un trainer). È un buon insegnamento per i genitori e conferma che l’esempio è la forma più efficace di insegnamento”.

Ricordiamoci di…

  • Insegnare ai proprietari a leggere i segnali di stress del cane e a comprendere meglio la sua comunicazione
  • Istruire il bambino sull’approccio, la modalità di gioco e le regole da utilizzare nell’interazione col cane
  • De-posizionare l’animale nell’ordinamento gerarchico familiare

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