Caccia all’allodola: una petizione per Renzi

Quasi due milioni di esemplari abbattuti ogni anno in Italia: parliamo della caccia all’allodola. E questo è il motivo per il quale la Lipu-BirdLife Italia ha lanciato di recente sul sito www.lipu.it, una petizione. Questa, che ha raccolto già molte migliaia di firme, si chiama “Lasciatemi cantare“. La petizione chiede al premier Matteo Renzi e al governo da lui presieduto, l’esclusione dell’allodola dalla lista delle specie cacciabili elencate nell’articolo 18 della legge 157/92.
Una massacro devastante

L’Italia ha una grande responsabilità sul destino di questo piccolo uccello, dal peso di soli 40 grammi: dei 2,5 milioni di esemplari uccisi dai cacciatori in Europa, ben 1,8 trovano la morte all’interno dei nostri confini nazionali, pari al 73% del totale. Una situazione resa ancor più grave dalla diffusa pratica, furbesca e illecita, di non segnare sui tesserini gli esemplari abbattuti. L’allodola, inoltre, può essere facilmente confusa con altre specie non cacciabili, come pispola, calandra, calandrella, cappellaccia e tottavilla, con conseguenti problemi di abbattimento di queste specie.
Non c’è solo la caccia all’allodola

Viene chiesta un’azione esemplare

“Mobiliteremo i cittadini come già avvenuto per l’abolizione delle catture dei ‘richiami vivi’ – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia– Sono troppe le allodole uccise ogni anno e tantissimi i reati che vengono contestati per l’eccessivo abbattimento di questa specie. Con le firme che raccoglieremo – conclude il presidente Lipu – chiederemo al premier Renzi di proteggere efficacemente questa preziosa e delicatissima specie dei nostri cieli”.
foto di Lipu
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