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Condanna per il Canile lager di Agrigento

di Lucrezia Castello

Condanna per il Canile lager di Agrigento

Un vero inferno nell’inferno. Condanna per il Canile lager di Agrigento. L’Oipa di Agrigento oltre a sequestrare più volte animali in condizioni disperate ha denunciato il proprietario che è stato condannato in primo grado.

Ci sono persone che maltrattano i cani e pensano di poterla fare franca

Condanna per il Canile lager di Agrigento

Per fortuna esistono associazioni e persone di buon cuore pronte a denunciare simili vergognosi abusi. Il caso del canile lager di Ribera, in provincia di Agrigento, insegna. È da poco arrivata la condanna nei confronti di un proprietario che deteneva diversi animali in condizioni vergognose in un canile lager abusivo. L’ uomo, è stato condannato, pena sospesa, a un’ammenda di 1500 euro e al rimborso delle spese processuali all’Oipa per la detenzione inadeguata e per le gravi sofferenze perpetrate nei confronti di otto cani”.

Canile lager e abusivo

Condanna per il Canile lager di Agrigento

Ma raccontiamo nel dettaglio la vergognosa vicenda. Il condannato aveva allestito un vero e proprio canile lager abusivo, in cui deteneva cani legati, chiusi in spazi angusti e in terribili condizioni igienico-sanitarie: dopo il primo sequestro seguito dalle guardie zoofile dell’Oipa di Agrigento nel 2014 è arrivata finalmente la condanna in primo grado a pochi mesi dall’ennesimo intervento dell’Oipa.

Le guardie zoofile nel Luglio di quest’anno avevano di nuovo sequestrato presso la stessa struttura ben sedici cani in analoghe condizioni

Quattro zampe costretti a vivere sui tetti sotto il sole cocente, altri rinchiusi in minuscoli recinti legati a catena e altri ancora segregati in una stanza da mesi, tutti completamente circondati da un’enorme quantità di urina, feci e pane secco.

L’Avvocato Taccani accusa dicendo: “Grave caso recidivo”

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Avv. Taccani”]Ci troviamo, purtroppo, di fronte a un grave caso di recidività, di accumulo e di maltrattamento di animali, e sicuramente questa condanna è una prima e importante vittoria. In casi di recidività senza pentimento come questa non possiamo più limitarci a intervenire con le guardie zoofile e sequestrare: abbiamo già richiesto al sindaco di emettere un’ordinanza che vieti a questa persone di detenere animali e non ci fermeremo finché non verrà emessa.[/penci_blockquote]

Cani costretti a vivere sotto il sole

Condanna per il Canile lager di Agrigento

In pratica l’associazione è intervenuta sul posto ben tre volte dal 2014 con vari sequestri di animali in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. In particolare, nel luglio scorso, le guardie eco-zoofile dell’Oipa, recatesi coi Carabinieri al rudere fatiscente nelle campagne di Ribera si sono trovate davanti uno scenario raccapricciante.

Denutriti, malati e in pessime condizioni igienico – sanitarie

Tra questi sedici cani, di varie età e sesso, denutriti, malati e tenuti in terribili condizioni igienico-sanitarie, le guardie zoofile hanno trovato anche una mamma con i propri cuccioli, intrappolati in una delle stanze del rudere, la cui unica uscita, un buco nel muro, era stato chiuso maldestramente da una tavola di legno. Oltre ai vari cani rinchiusi in recinti e legati a catena, altri esemplari erano letteralmente intrappolati sui tetti.

I cani, tutti senza microchip, sono stati sequestrati e portati al canile comunale

Fatta eccezione per uno dei cuccioli che, date le gravissime condizioni sanitarie, è stato preso in custodia dalle guardie zoofile Oipa e condotto d’urgenza in clinica veterinaria. Il proprietario, invece, è stato di nuovo denunciato.

Tre sequestri in quattro anni

Condanna per il Canile lager di Agrigento

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Enzo di Bella, coordinatore provinciale del nucleo delle guardie zoofile”]È stato ormai il terzo sequestro, negli ultimi quattro anni, che facciamo nei confronti di questa persona, in tutti i casi per analoghe situazioni di maltrattamento, in casi di recidività senza pentimento come questa, non potevamo limitarci a sequestrare: attraverso i nostri legali abbiamo richiesto al sindaco di emettere un’ordinanza che impedisca a queste persone di avere altri animali, senza aspettare i lunghi tempi della giustizia.[/penci_blockquote]

Con dermatiti e ulcere, senza acqua, né cibo

Condanna per il Canile lager di Agrigento

Ma torniamo ancor più indietro, al 29 luglio 2014. Questa volta le guardie zoofile Oipa di Agrigento e di Caltanissetta erano intervenute col Corpo forestale dello Stato, sempre nello stesso rudere abusivo diroccato. All’interno e all’esterno erano detenuti altri tredici cani adulti e tre cuccioli in condizioni disastrose…

I cani non a catena erano rinchiusi in recinti di fortuna o stanze buie

Purtroppo nei loro stessi escrementi in mezzo ai quali si trovavano tozzi di pane secco e alcuni secchi di acqua putrida. Tutti gli animali erano magri e alcuni presentavano problemi sanitari non curati come dermatiti e ulcere, imputabili allo stress, alla denutrizione. Condizioni tali da causare la morte di due cuccioli che hanno trovato la morte poco prima dell’intervento.

Gli animali sono stati posti sotto sequestro e trasferiti in due canili di zona

Condanna per il Canile lager di Agrigento

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Alessandro Capodici, ex coordinatore guardie zoofile Oipa Agrigento “]Nonostante il randagismo nell’agrigentino abbia raggiunto livelli molto gravi, ci siamo imbattuti, purtroppo, in realtà che sono, se possibile, ancora più infernali. Sono molte, infatti, le situazioni in cui le persone, con la pretesa di salvare gli animali dalla strada, li rinchiudono detenendoli in condizioni ai limiti della sopravvivenza e continuano ad “accumularli”, arrivando spesso a causarne la morte. Ringraziamo i cittadini che collaborano con noi non voltandosi dall’altra parte e segnalando questi casi.[/penci_blockquote]

Come aiutare le guardie eco-zoofile di Oipa Agrigento

  • CONTO CORRENTE POSTALE Vai in posta e compila un bollettino postale inserendo l’importo e la causale “offerta guardie Oipa Agrigento” su c/c n.43 03 52 03 intestato a: Oipa Italia
  • BONIFICO BANCARIO Fai un bonifico con l’importo sul conto corrente n.43 03 52 03 banco posta Codice Iban: IT28 P076 0101 6000 0004 3035 203 BIC/Swift (per bonifico estero) BPPIITRRXXX  con la causale “offerta guardie Oipa Agrigento”
  • ASSEGNO Invia un assegno bancario non trasferibile intestato a:  Oipa Italia – via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano
  • CARTA DI CREDITO Solo per il pagamento con Carta di credito immettete l’offerta nel box oppure cliccate il tasto “invia la donazione” e all’interno della pagina immettere l’offerta.

Tutte le offerte sono detraibili dalle tasse.

Per segnalare un maltrattamento clicca qui: https://www.oipa.org/italia/viralcruelty/

Info Oipa: Guardie zoofile Oipa Agrigento e provincia, Coordinatore: Enzo Di Bella: guardieagrigento@oipa.org

Approfondimenti:

Purtroppo, Agrigento non è l’unico “inferno” per gli sfortunati quattrozampe, per saperne di più clicca qui: Basta maltrattamenti sugli animali. Il rapporto di Zoomafia.

 

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