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Ferito a morte, senza finirlo?

di Studio Legale Zambonin

Ferito a morte, senza finirlo?

Se a farlo è un cacciatore contro un animale commette un reato

Se purtroppo uccidere un animale durante il periodo venatorio non è un reato, lo è, invece, ferirlo a morte e lasciarlo agonizzante nel bagagliaio dell’auto. Lo sanno bene due imputati condannati a 4 mesi di carcere per aver sparato a un capriolo senza, però, ucciderlo. Ecco la loro vicenda giudiziaria grazie alla quale i giudici di legittimità con la sentenza 29816/2020 tornano ad affermare principi importanti in tema di diritto degli animali.

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Ferito a morte, senza finirlo?

Reato di maltrattamento

I ricorrenti impugnano in Cassazione la sentenza della Corte d’Appello di Torino con la quale i giudici avevano rideterminato la pena per il reato di maltrattamento di animali, disciplinato dall’art. 544 ter c.p. per aver, per crudeltà e senza necessità, cagionato una lesione a un capriolo tramite un colpo di arma da fuoco…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe gennaio 2021

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