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Foof – Museo del Cane: un’eccellenza tutta italiana

di Redazione Quattrozampe

MuseoDelCane
Il Museo Del Cane

Nel corso degli anni noi di Quattro Zampe ne abbiamo visitati di posti, in Italia e all’estero, ma sono davvero pochi quelli in grado di stupirci, di colpirci nel profondo. Uno di questi si trova in Campania, precisamente nella provincia di Caserta, a Mondragone. Si tratta del Museo del Cane, un luogo unico, dalla storia singolare.

Spesso gli stereotipi del Sud Italia ci rimandano un modo non sempre etico di trattare gli animali, con abbondanza di canili-lager, traffici mafiosi di animali e sfruttamento dei nostri amici pelosi. Bene, tutti questi stereotipi sono da dimenticare quando si varca la soglia di Foof, Museo del cane, una realtà appena nata e già diventata un’eccellenza. Si tratta di un vero e proprio museo che, in 500 mq di architettura moderna e sofisticata nonché ecosostenibile, racconta in nove sezioni la storia dell’evoluzione del cane e del suo rapporto con l’uomo, dal lupo ai cani robot creati dalla Sony.

L’ambiente è colorato e invitante, ci sono tanti oggetti curiosi e anche i manifesti vivaci di film famosi dedicati al cane: da Turner e il casinaro, a Hachiko, a Beverly Hills Chihuahua. “Ci sono oggetti provenienti da tutto il mondo”, racconta Gino Pellegrino, uno dei fondatori, insieme al socio, Michele Falco, “li abbiamo raccolti con pazienza e amore: dai fumetti, ai collari, alle slitte, alla sezione design, tutto è frutto di un lavoro certosino”. “Gli scheletri di lupi e cani sono stati donati dal prof. Danilo d’Alessandro, dell’Università di Napoli, cattedra di Etologia”, precisa Pellegrino.

La struttura è polifunzionale, in quanto ospita non solo il museo, ma anche un rifugio con oltre 400 trovatelli e un allevamento di cani di piccola taglia: Chihuaha, Carlini, Cavalier King, Maltesi. “In questo modo chi ci viene a trovare”, spiega Pellegrino, si fa un’idea a 360° del mondo cinofilo: dalla storia dei nostri amici a quattro zampe, alla difficile realtà dei canili, a quella più ‘dorata’ degli allevamenti”.

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Una visita completa

Luigi Sacchettino, formatore e diplomato Siua, si occupa delle visite guidate e ci spiega come sono organizzate. “Prima di tutto si fa un giro del museo, soffermandosi sulle sezioni più accattivanti e interessanti per i visitatori: quindi l’evoluzione della specie dal lupo al cane, l’aspetto fondamentale della collaborazione che lo lega all’uomo. Seguono poi brevi lezioni sull’anatomia canina, sulla storia dei collari, con reperti addirittura risalenti al 1700, e sulla diffusione delle razze nel mondo. Ci sono anche dei video che spiegano le caratteristiche tipiche della specie, come l’olfatto: ai visitatori facciamo vedere le bolle di odori (feromoni e ormoni) che guidano i cani nelle loro ricerche; oppure mostriamo la gamma di colori che riescono a vedere. Segue, poi, una lezione frontale di 15 minuti in cui spiego, ad esempio, come comunica il cane, i suoi bisogni primari e così via.

Dopo questa ‘infarinatura’ generale, che non è mai noiosa, abbiamo la parte pratica, in cui l’educatore Vincenzo e la sua Camilla, un bell’esemplare di Golden, mostrano ai visitatori come ci si avvicina e come si accarezza il cane nel modo corretto. Segue la parte di osservazione in rifugio e l’interazione diretta con i cani dell’allevamento: sono tutti molto socievoli e fanno tante feste ai visitatori. Insomma, si tratta di un’esperienza completa che mostra tutti gli aspetti della cinofilia. Il nostro obiettivo è quello di insegnare il rispetto per l’animale e di fornire le basi di una conoscenza corretta, sfatando i luoghi comuni sui cani”.

A misura di bambino

Il museo è meta di gite scolastiche durante la settimana e di visite di famiglie nei weekend. Qui i bambini hanno davvero tanto da imparare: possono scoprire curiosità e apprendere nozioni inaspettate sui nostri amici a quattro zampe, ma hanno anche la possibilità di interagire con loro in modo diretto. Insomma, il museo è un “luogo ludico-didattico-culturale unico a livello europeo”, afferma con orgoglio Pellegrino.

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Indirizzo: Via Caselle di Chianese (rotonda ss Domiziana 59),  Mondagrone (CE)
Telefono: 0823.1764025
Sito web: www.foof.it
Orari: Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
Biglietti: ingresso 5 euro. Gratuito per i portatori di handicap

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