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Abertay University: i cani intuiscono i comportamenti degli uomini

di Redazione Quattrozampe

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Secondo uno studio britannico, i cani intuiscono i comportamenti degli uomini, quindi non solo li capiscono, ma li prevedono.

Uno studio della Abertay University di Dundee, nel Regno Unito, ha dimostrato che i cani, non sono solo fedeli e adorano gli uomini, ma addirittura sono in grado di prevedere il loro comportamento. La ricerca si è basata sull’osservazione, da parte di un gruppo di scienziati, del comportamento di 24 cani, addestrati e non.

Dallo studio, pubblicato  sulla rivista Animal Cognition, è emerso che i cani riescono a capire le persone molto più di quanto si sia creduto fino ad ora, e che questa dote non si sviluppa con l’addestramento, ma è innata e destinata ad aumentare di generazione canina in generazione.

La causa che sottende a questa capacità che fa sì che  i cani intuiscono i comportamenti degli uomini, è che i cani hanno dovuto “accettare gli uomini come loro partner sociali a causa del processo di addomesticazione – ha spiegato Clare Cunningham, la docente che ha condotto la ricerca – e, per questo motivo, sono molto bravi a interpretare il loro comportamento”.

“Il progetto è durato 18 mesi e i 24 cani coinvolti sono stati divisi in tre gruppi: quelli maggiormente addestrati, i cani domestici con un livello base di addestramento e quelli abbandonati – ha detto a Repubblica.it la ricercatrice – Così abbiamo dimostrato che la capacità dei cani di rispondere agli ordini non-verbali degli uomini non dipende affatto da quanto siano stati addestrati, ma piuttosto dal grado di familiarità che hanno con la persona in questione“. “Nel corso dello studio – ha sottolineato – i cani erano molto più attenti agli ordini ricevuti dal loro padrone piuttosto che a quelli di estranei”.

La ricerca ha cercato, per la prima volta, di creare un collegamento tra le due principali teorie dedicate al rapporto tra i cani e la dimensione sociale umana. “La prima attribuisce questi cambiamenti a una selezione naturale che ha causato un’evoluzione genetica e l’altra, invece, li collega soprattutto alla vita quotidiana di questi animali, sempre a stretto contatto con gli uomini – ha spiegato la Cunningham – Il nostro studio vuole affermare che la genetica ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale, ma che allo stesso tempo i cani perfezioneranno queste loro abilità con l’esperienza”.

Fonte Repubblica.it

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