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Il pinguino che torna: una storia d’amore

di Redazione Quattrozampe

Il pinguino che torna

La notizia ormai la conosciamo ed è di quelle che a noi piacciono tanto: in Sud America, un pinguino torna dall’uomo che l’ha salvato, nuotando ogni volta per circa 8.000 chilometri. Il fortunato benefattore si chiama Joao Pereira de Souza e ora può dire “è come se fosse figlio mio e io credo che mi consideri parte della sua famiglia”. La cosa interessante è il perché stia accadendo tutto questo.

Il pinguino che torna: i fatti

pinguinoEra il 2011 e Joao, un ex muratore e pescatore part-time che vive su un’isoletta di fronte a Rio de Jaeiro, una mattina vede su una roccia vicino al mare un pinguino esausto, denutrito e ricoperto di petrolio. L’uomo raccoglie l’uccello – uno Sphenicus magellanicus, ossia Pinguino di Magellano – lo ripulisce e lo nutre per parecchi giorni con sardine e altri pesci. Dopo una settimana prova a liberare il pinguino in mare, ma questo si rifiuta di andarsene. Passano i mesi e tra i due si instaura un forte legame: il pinguino viene chiamato Dindim. Dove va Joao, lì arriva Dindim, traballante e felice. Alcuni mesi dopo, non appena Dindim conclude la muta del piumaggio, si allontana sereno tra le onde. Joao si prepara a convivere con il dolore e a rassegnarsi. Tutti gli dicono che è la cosa migliore da fare, il pinguino non tornerà. E invece… torna!

Da allora, ogni anno, Dindim ritorna, va a cercare Joao, scodinzola, gorgoglia di gioia e passa con lui molte settimane, senza lasciarsi toccare da nessun altro, per poi tornare al mare.

Possiamo ammirare uomo e pinguino, insieme e felici, nel video caricato sul canale di YouTube del Wall Street Journal, che vi riproponiamo di seguito:

Le ragioni del comportamento

I biologi sono concordi su di una cosa e discordi su un’altra. La prima è che nessuno ha mai visto un comportamento simile in un pinguino. La seconda è la causa e la spiegazione di questo comportamento. Secondo alcuni, Dindim doveva essere molto piccolo e il salvataggio ha colpito la sua sfera emotiva. La pulizia del manto e la nutrizione direttamente nel becco devono esser state considerate come azioni da parte di un “adulto” della sua specie. Forse addirittura del suo nucleo famigliare. Questo ha fatto scattare una sorta di secondo inprinting e Joao è stato identificato come “adulto di riferimento”. Dindim ha adottato Joao. Il pinguino passa del tempo con il suo genitore adottivo ma quando l’istinto si fa più forte, si allontana. Di che istinto parliamo? Quello riproduttivo. Pare che Dindim nuoti fino alle acque del Cile e dell’Argentina, nei territori di accoppiamento e riproduzione della sua specie. La cosa assolutamente clamorosa ed eclatante, tanto da dividere la comunità scientifica, è il motivo che lo farebbe tornare ogni volta da Joao anziché condurre la propria vita da altre parti. Secondo alcuni è il senso di sicurezza. Secondo altri è gratituidine, riconoscenza… a noi piace pensare che sia amore.

 

 

 

Tutte le immagini dal video di YouTube del Wall Street Journal

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