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Il terremoto vissuto a quattro zampe

di Redazione Quattrozampe

Il terremoto

Numeri agghiaccianti: 295 morti (uomini, donne, bambini) e quasi 400 feriti causati da il terremoto della notte del 24 agosto che ha colpito tre regioni, Lazio, Umbria, Marche e più precisamente i comuni di Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto.

In questo inferno, la sorte degli animali domestici per molti significa ben poca cosa, ma non certo per chi ha avuto la fortuna di ritrovare il proprio compagno peloso, così importante da strappargli il primo sorriso dopo pianti e disperazione.

Sin dalle prime ore dell’alba, mentre si mobilitavano la Protezione civile e le istituzioni adibite al primo soccorso, accanto a loro anche le associazioni animaliste di volontariato si sono messe all’opera.

Alcune si sono recate sul posto affiancando il lavoro delle unità di soccorso, come Enpa o Lav, altre hanno organizzato punti di raccolta di beni di prima necessità e ulteriori iniziative, tutte utili, come Oipa, Coldiretti, Lndc, Animalisti Italiani e Leidaa di Michela Vittoria Brambilla, per aiutare persone e animali colpiti dal sisma.

L’Aquila insegna

Lo scenario, purtroppo, è già conosciuto. Il ricordo de il terremoto de L’Aquila del 2009 e di quello del centro dell’Emilia Romagna nel 2012 è vivo nella mente di ognuno.

il terremotoIl dolore e la disperazione di chi ha perso tutto, anche la vicinanza del proprio compagno peloso, ha sempre lo stesso volto.

Lo sguardo confuso e incredulo di un’anziana seduta accanto a quello che resta della sua casa è lo stesso di quello di un cane, che barcolla fra le macerie, annusando nell’aria il conforto di qualche odore familiare.

Lo smarrimento di una bambina ancora sporca di calcinaccio e con solo una copertina per protezione è lo stesso di quello di un gattino tremante che si è rifugiato in un angolo.

Lo shock e l’apatia del trauma che segue la fuga blocca tutti in uno spazio senza tempo e il terrore che non sia finita paralizza ogni reazione.

E sì perché anche i nostri animali domestici hanno la consapevolezza che sia accaduto qualcosa di grave.

Anzi, c’è anche chi afferma che ne hanno persino la premonizione. Espressioni di inquietudine, l’ansimare, il girovagare per casa senza motivo, possono essere le reazioni più comuni che presagiscono il pericolo imminente.

Ma questa volta uomini e animali alle 3.36 dormivano tutti.

Solo Enpa ha salvato quasi 1000 animali da il terremoto

Quasi mille gli animali soccorsi e sedici tonnellate di pet food distribuite nelle tendopoli e nelle località isolate, o per gli animali vaganti.

È il bilancio d’intervento dell’Enpa nelle zone devastate dal sisma, dove l’associazione è stata presente fin dalle prime ore dell’emergenza, con le proprie Unità di Intervento Nazionale e con veterinari, volontari e Guardie Zoofile.

Per curare animali che non possono essere assistiti nell’area del sisma, Enpa ha attivato una rete di cliniche e ambulatori in tutta Italia.

La gatta Gioia e la cagnolina Lola

il terremotoFra gli animali ricongiunti con le proprie famiglie vi è anche la gatta Gioia e la cagnolina Lola, la cui scomparsa era stata denunciata da una settimana.

Per svolgere questo compito l’Enpa ha messo in campo più di quaranta persone, fra veterinari, volontari e guardie zoo le da diverse aree d’Italia fra cui Terni, Caserta, Isernia, Teramo, Rimini e Roma, tre autoambulanze veterinarie, un furgone per il trasporto di animali e altri tre automezzi.

Inoltre ha distribuito più di 16 tonnellate di cibo e tantissimi farmaci veterinari nelle tendopoli e nei centri di assistenza per gli animali. Ma l’urgenza non riguarda solo i pet da compagnia, vi sono anche quelli da cortile, abbandonati nei casali e negli allevamenti dove i proprietari non sono più potuti tornare.

Per questo l’Enpa ha prestato assistenza direttamente distribuendo mangime o segnalando alle autorità competenti eventuali situazioni di crisi.

LAV, OIPA e Lega del Cane

Maggiormente specializzata in campagne per le adozioni, anche la Lav ha disposto diversi punti di raccolta presso le proprie sedi locali.

Inoltre ha istituito una Task Force con il Corpo Forestale dello Stato (utilizzando i locali della Scuola del Cfs di Cittaducale a Rieti come base operativa), intervenendo nelle zone terremotate della provincia di Rieti con due mezzi di cui uno abilitato al trasporto animali, due veterinari, un educatore cinofilo, tre operatori specializzati in cani, gatti e altri animali.

il terremotoSi è impegnata per la messa in sicurezza di tanti randagi, spaventati e spesso sofferenti. Fra loro c’è Riki, un cane anziano (Poggio Castellano-Colle Magrone, frazione di Amatrice), di taglia media, simil Breton e Salvo, un gatto adulto, dal pelo nero provenienti da Poggio Castellano, frazione di Amatrice, che sono stati presi in carico dalla Lav, in attesa di trovare per loro una famiglia.

Lo stesso vale per Riccio e Crocché, due gatti rossi, tratti in salvo a Sommati frazione di Amatrice.

Sul campo opera anche l’Oipa che come le altre ha mandato i suoi volontari della sezione di Teramo, Ascoli Piceno e Ancona.

Si è occupata soprattutto della zona rossa di Pescara del Tronto, dove, con l’aiuto dei vigili del fuoco, ha soccorso diversi animali.

Alcuni hanno ritrovato il compagno umano, altri purtroppo incrementeranno le schiere dei già numerosi in cerca di adozione. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane, attraverso la sua rete capillare di volontari e le sedi territoriali, si è occupata della raccolta di beni di necessità.

 

 

 

A cura di Rita Dietrich
Foto prese dal sito Enpa
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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