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Legge europea su cani e gatti: stop alla vendita nei negozi e più diritti

di Stefania La Malfa

Un Golden retriever al guinzaglio: la proposta di legge europea su cani e gatti vuole tutelare di più gli animali domestici
La proposta di legge europea su cani e gatti vuole tutelare di più gli animali domestici

Arriva una svolta dal Parlamento Ue che ha approvato una bozza di legge europea su cani e gatti per proteggere gli animali domestici con regole più severe, comuni ai Paesi membri

La proposta di legge europea su cani e gatti, sottoscritta lo scorso giugno, punta a cambiare le regole in tutta l’Unione europea per tutelare milioni di cani e gatti. Tra le novità ci sono: divieto di vendita nei negozi, microchip obbligatorio, stop ai collari dolorosi, limiti alla riproduzione e controlli più rigidi per allevamenti e rifugi. Adesso inizia la fase successiva ovvero quella del confronto con il Consiglio europeo affinché la legge diventi definivita.

Un gatto in casa disteso sul pavimento
Nella proposta di legge europea su cani e gatti sono contenuti divieti e prescrizioni

Microchip, banche dati e stop alle vendite nei negozi

La proposta di legge europea su cani e gatti introduce una semplice ma rivoluzionaria regola: ogni cane e gatto dovrà avere un microchip ed essere registrato in banche dati nazionali collegate tra loro. I cani e i gatti importati da Paesi extra-Ue a scopo di vendita dovranno essere dotati di microchip prima dell’ingresso nell’Unione europea e poi registrati in una banca dati nazionale. Ai proprietari che entrano nell’UE si richiede la pre-registrazione degli animali in una banca dati online almeno cinque giorni lavorativi prima dell’arrivo. Questa misura, oltre a favorire il ritrovamento degli animali smarriti, serve a contrastare il traffico illegale.

Secondo i dati della Commissione europea, attualmente nell’Ue ci sono 127 milioni di gatti e 104 milioni di cani, e circa il 44% delle famiglie possiede un animale domestico. Il mercato degli animali domestici vale 1,3 miliardi di euro all’anno e il 60% dei proprietari compra cani e gatti online: è facile per gli allevatori senza scrupoli spacciare cuccioli senza controlli, ma con il microchip e la registrazione si rende tutto più tracciabile e sicuro.

Altro punto forte della proposta di legge europea su cani e gatti è lo stop alla vendita dei cuccioli nei negozi di animali. Chi vorrà un cane o un gatto dovrà, quindi,  passare da allevamenti autorizzati o rifugi, dove potrà scegliere con più consapevolezza e conoscere la provenienza dell’animale.

È stato, inoltre, dato un segnale forte contro la crudeltà, ovvero il via libera al divieto di legare gli animali, salvo nei casi necessari per cure mediche, e all’uso di collari a punte o a strozzo privi di dispositivi di sicurezza, che spesso causano dolore e paura agli animali.

Una donna con un cane e un gatto all'aperto
L’obiettivo della legge europea su cani e gatti è avere regole comuni in tutti i Paesi Ue

Rifugi e allevamenti più responsabili

La proposta di legge europea su cani e gatti non dimentica chi accoglie, cresce e educa gli animali, allevatori e rifugi compresi. Tali strutture dovranno ottenere un’autorizzazione solo dopo controlli seri: igiene, spazi adeguati, cure veterinarie e personale formato saranno misure indispensabili per poter operare. Così si spera di rendere il sistema più trasparente e rispettoso: nessun rifugio abusivo o allevamento trasandato potrà sopravvivere, garantendo maggiore tutela agli animali e fiducia in chi desidera adottare.

Inoltre, il Parlamento europeo propone di vietare alcune pratiche considerate dannose per il benessere degli animali, come quella dell’accoppiamento tra consanguinei (genitori e figli, nonni e nipoti, fratelli), con l’obiettivo di ridurre i rischi genetici nella prole.

Un gruppo di gatti riposa per terra
La legge europea su cani e gatti diventerà definitiva se sarà approvata anche dal Consiglio Ue

Legge europea su cani e gatti: le reazioni delle organizzazioni a tutela degli animali

Il Parlamento Ue ha voluto mandare un messaggio chiaro in merito agli animali domestici: non sono prodotti ma compagni meritevoli di rispetto e cure uniformi in tutti i Paesi membri. Se dal negoziato con il Consiglio Ue sarà raggiunto un accordo, la legge diventerà realtà in tutta l’Unione europea, dando dignità a milioni di cani e gatti.

La Lav, la Lega Anti Vivisezione, ha accolto positivamente la proposta di legge europea su cani e gatti, sottolineando che “sarà fondamentale che venga confermato e rafforzato quanto deciso dal Parlamento, per garantire una normativa europea che metta al centro la tutela degli animali e non gli interessi economici di allevatori e commercianti”.

Un’altra importante voce del Terzo settore sul tema è quella dell’ENPA, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha commentato la proposta Ue in toni favorevoli ma critici nei confronti della sua portata ancora modesta: “Serve una visione nuova, che parta da un presupposto semplice: gli animali non sono merce. Sono esseri senzienti. Le norme minime non bastano più: serve un cambio di paradigma. Se l’Europa vuole essere davvero d’esempio, non può continuare a muoversi a piccoli passi quando il tempo impone scelte coraggiose”.

Per approfondire

Europarl.europa.eu

Enpa.org

Lav.it

© Riproduzione riservata.

Alcune abitudini di cani e gatti possono diffondere pericolosi parassiti.

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