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Pet-therapy: il “dottor” Lucky al lavoro

di Maria Paola Gianni

Lucky

Teresa svolge attività di lettura ad alta voce con la presenza del cane per bambini a partire dai sei mesi di vita con i loro genitori e/o le figure parentali di riferimento e Lucky l’aiuta, tanto che ha creato il metodo Luckyleo. Il “setting” è formato da un gruppo di bambini, i genitori, il pet-therapista, il cane/pet, il collaboratore. Si associa lo sviluppo e il sostegno della “Early Literacy” e della “Family literacy” con i benefici della pet therapy. “Promuovere la ‘Early literacy’, cioè l’alfabetizzazione sin dalla nascita, e il sostegno alla genitorialità”, spiega Teresa, “significa aumentare le risorse sociali della famiglia stessa e può configurarsi come un fattore protettivo dagli effetti della diseguaglianza sociale e come facilitatore dello sviluppo della genitorialità competente”.

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Tecnica diffusa da tempo negli usa

Lucky al lavoroImportante sottolineare che vi sono progetti avviati da anni in America e ancora in fase sperimentale dove si associa la presenza del cane alla lettura ad alta voce nei bambini con disturbi di apprendimento specifici. Attività che si svolgono principalmente in biblioteca e a scuola. Il bambino è accompagnato, durante la lettura, dal cane, che opportunamente addestrato, rimane lì vicino e di tanto in tanto dà cenni del capo e alzata di orecchio, come se annuisse e sostenesse gli sforzi del bambino. “Con Luckyleo apro una nuova strada che si aggiunge ulteriormente ad altri progetti esistenti dal 1999, a partire dagli Usa e diffusi nei paesi anglofoni, nonché in Italia”, annuncia Teresa. Il metodo “Luckyleo” nasce con il confronto costante e il sostegno di Massimo Trombi, della libreria “Torre di Abele” e Alda Cosola, responsabile della Struttura semplice area di formazione e progetti di promozione della salute Asl-To3.

Al via il corso di formazione del metodo

Lucky al lavoroProprio perché Teresa Albergo crede fortemente in questo progetto e metodo, ha attivato un corso di formazione per diffonderlo. È partito a fine ottobre a Torino, alla Casa del Quartiere “Il Barrito”. “Spero di poter condividere questo bellissimo percorso con tante altre persone motivate e desiderose di formarsi e di attualizzare concretamente tale metodologia- innovativa nell’ambito degli Interventi Assistiti con Animali”, precisa la “mamma adottiva” di Lucky, che sul suo sito e blog (www.luckyleo.it) ha inserito informazioni più dettagliate sul metodo, sulle sue competenze e su chi collabora con lei.

Il bambino è accompagnato, durante la lettura, dalla presenza del cane, che opportunamente addestrato, rimane lì vicino e di tanto in tanto dà cenni del capo e alzata di orecchio, come se annuisse e sostenesse gli sforzi del bambino.

di Maria Paola Gianni
foto di Enrico Giorge e Marzia Del Giudice 

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