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Agility: brevetti e campioni

di Redazione Quattrozampe

Agility: brevetti e campioni

Abbiamo visto i primi passi nell’agility. E abbiamo anche letto quali siano i cani che possano affrontare questa meravigliosa disciplina oltre a quali sono le principali competizioni. Vediamo ora qualche altra informazione…

Brevetti o livelli

2La gara che il binomio affronterà è suddivisa in due prove, agility (percorso compreso di tutti gli ostacoli) e jumping (percorso privo di zone di contatto, bascula, palizzata e passerella). Nella prova riguardante l’agility, il binomio dovrà conseguire in tre diverse gare, tre risultati di eccellenza (percorso terminato massimo con un errore) per avere la possibilità di iscrivere il cane nella categoria superiore, ossia il 1° brevetto o livello (a seconda se si tratti di un cane con pedigree o senza). Il passaggio nella categoria successiva, il 2° brevetto o livello, avviene conseguendo in tre gare diverse, tre prove di agility con il risultato di eccellente netto (percorso privo di penalità). Il passaggio dal 2° al 3° brevetto o livello (la massima categoria) avviene conseguendo in tre differenti gare e in tre prove di agility, tre podi con eccellente netto.

Campioni italiani

Una volta arrivati in 3° brevetto/livello, i cani con pedigree possono diventare campioni italiani vincendo in tre gare diverse, tre combinate (la somma della classifica di agility e quella di jumping) con eccellente netto, oppure piazza al secondo o al terzo posto della combinata, alle

spalle di cani già campioni italiani. Tutto questo è la carriera del binomio (più precisamente del cane perché al conduttore resta il merito di aver preparato e condotto al successo il suo cane) che può ulteriormente coronarsi di successi partecipando a selezioni per la nazionale e competere (una volta selezionati dal Ct) al campionato Europeo e al campionato Mondiale che ogni anno si svolgono in tutta Europa e in tutto il mondo.

Cani senza pedigree

1I cani senza pedigree, una volta raggiunta la loro maturità sportiva, possono essere selezionati per il campionato Europeo (assieme ai loro cugini “griffati”) o al mondiale Imca e quindi aggiungere al loro palmares ulteriori titoli. Come si può notare, lo sport a sei zampe chiamato agility è a tutti gli effetti un’attività che merita popolarità e partecipazione di massa. Il risultato di questo sport è senza dubbio il benessere psicofisico del binomio (cane e conduttore) e il rafforzamento del loro rapporto. Buon agility a tutti.

a cura Alfonso Sabbatini

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