Corgi: una storia antica
Il Corgi prima dell’incontro con Sua Maestà era un cane da fattoria, un bovaro tenace e astuto, in grado di tener testa alle bestie più ostinate.
Piccolo grande pastore
Il suo compito era quello di radunare le mandrie e di sorvegliarle durante la notte. La bassa statura e l’agilità rendevano i Corgi difficili bersagli per il bestiame. Il loro metodo era sicuramente poco delicato, ma molto efficace: mordevano i garretti dei bovini per esortarli ad andare nella direzione da loro desiderata, subito dopo si appiattivano al suolo per evitare i calci. In seguito, alcuni pastori decisero di introdurre il Corgi nella gestione di ovini, ma presto la loro tecnica si rivelò inadatta alle pecore. Per risolvere il problema, nel 1880 i pastori del Cardiganshire tentarono l’incrocio con il Welsh Collie e proprio da questa combinazione si presume abbia avuto origine il Welsh Corgi Cardigan. Nel secolo scorso, quando il suo utilizzo era prettamente rurale, l’aspetto fisico del Corgi era più rustico, il pelo era ruvido e lanoso, la selezione degli ultimi anni ha ingentilito il suo aspetto.
Buffo e orgoglioso

La leggenda della coda
Come mai il Corgi Pembroke è senza coda? Esiste una leggenda che lo spiega: il Corgi era l’animale preferito della Regina dei folletti, con il quale era solita cavalcare durante la notte. Una notte dopo un’intera giornata di lavoro, il Corgi era esausto e decise di andare a riposare, invece di portare a cavallo la Regina. Dopo essere stato pregato e minacciato dai folletti, il Corgi si rivelò irremovibile nella sua posizione e niente gli fece cambiare idea. La Regina, furiosa, picchiò i piedini per terra e pronunciò la maledizione: “inchioderò la tua coda per terra, finché non accetterai di diventare mio schiavo!”. Il Corgi, cominciò a tirare e a tirare finché la coda non si staccò dal suo corpo e rimase inchiodata per terra. Questa leggenda è molto cara ai gallesi e rappresenta l’orgoglio e la fierezza di questo cane e del popolo del Galles.
a cura di Giada Rigolli
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