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Pechinese: l’imperatore della Cina

di Redazione Quattrozampe

Pechinese

Si manifesta come una piccola ma vaporosa nuvola di pelo, con un musino rotondo e degli occhioni dolcissimi, il Pechinese vanta origini antichissime. Non a caso, alcuni bronzi che lo ritraggono risalgono al 2000 a.C. Anche se ancora oggi sussistono delle perplessità su questo argomento, la tesi più probabile è che discenda dal Volpino. Il Pechinese veniva allevato dai nobili cinesi e venerato come un Dio, infatti, non solo se ne andava a spasso per i sontuosi palazzi reali, ma divenne il cane della famiglia imperiale. I reali desideravano mantenere l’esclusività del Pechinese all’interno della mura cinesi, inoltre, furono promosse delle leggi che prevedevano che al passaggio di un Pechinese le persone avrebbero dovuto inchinarsi al suo cospetto e chi avesse osato rubare o uccidere un esemplare della razza sarebbe stato punito con la morte. Purtroppo questa totale adorazione finì quasi per causarne l’estinzione, ciò accadde durante il saccheggio del Palazzo d’Estate da parte delle truppe anglo-francesi, l’imperatore cinese ordinò di uccidere tutti gli esemplari affinché questi non finissero in mano al nemico. Questa mattanza non servì a molto, perché gli inglesi riuscirono a portare in patria qualche esemplare che venne poi dato in dono alla Regina Vittoria. La razza scaturì grandi consensi e venne poi allevata e selezionata dagli inglesi, i quali ancora oggi dividono la paternità della razza con la Cina.Pechinese La razza venne molto apprezzata in tutta Europa grazie all’aspetto buffo e al carattere particolare e curioso. Appare come un cane elitario e aristocratico, effettivamente concede il suo amore solo a pochi eletti, con gli estranei è abbastanza riservato e diffidente. È molto legato alla sua famiglia, ma dedicherà il suo amore a una persona sola, con la quale si rivela affettuoso e dolce, anche se non esprimerà mai il suo amore platealmente, sembra aver ereditato il bon ton e il distacco dagli inglesi e l’orgoglio e la dignità dai cinesi. Ha un coraggio da leone, infatti non ha paura di niente e non si tira indietro nemmeno con cani molto più grandi di lui. Inoltre, ama essere trattato con rispetto, alla pari, non ama eseguire gli ordini e non sempre si accontenta di un bocconcino come premio. Detto ciò, il Pechinese è perfetto per i più pigri, che avranno in comune con questo piccolo cane l’amore per le comodità. Anche se affonderà le radici nella cuccia è importante riservare del tempo per le passeggiate, lui non ne sarà entusiasta, ma è cruciale per la sua salute. È fondamentale rendersi conto prima di acquistare un cucciolo che bisognerà dedicare tanto tempo alla toelettatura, le spazzolate dovranno essere all’ordine del giorno, inoltre, occorrerà tener pulite e asciutte le pieghe del muso e accorciare le unghie di tanto in tanto.

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A cura di Giada Rigolli
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