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Stimoli per cani: dall’agility alla ricerca olfattiva

di Redazione Quattrozampe

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L’importanza degli stimoli è alla base della relazione. Ma non tutti i quattro zampe sono uguali. Impariamo a conoscerli per capirli e farli divertire al meglio

Spesso ci lamentiamo di avere poco tempo libero per noi, figurarsi per stare con il nostro amico a quattro zampe. In realtà, poi, appena siamo liberi stiamo ore ed ore a poltrire su un divano con il cane. Non è meglio spendere il nostro tempo libero in un modo più salubre sia per noi che per il nostro amico peloso? Sicuramente sì.

Ecco qualche consiglio.

1. Iscrivere il cane a un corso di agility
È un impegno piacevole sia per il cane che per noi. Si tratta di un’attività che non solo rende più saldo il rapporto tra noi e il nostro pet, ma aiuta ambedue a rimanere in forma senza dover perseguire diete. Inoltre consente sia a noi che a fido di socializzare facilmente e d’instaurare nuove amicizie.

2. Fare footing con il cane
Se è un’attività che ci piace, perché non portarci anche lui? Correre all’aria aperta fa bene a entrambi, è ampiamente dimostrato scientificamente che fare attività sportiva fa bene sia al corpo che alla mente, non a caso si dice “mens sana in corpore sano”.

3. Giocare con la palla al gioco del riporto
È un gioco divertente che possiamo fare ovunque, sia in giardino che in un parco, senza avere l’ansia che fido scappi. Un cane che ama questo gioco difficilmente si allontanerà da noi quando abbiamo una pallina da tirare.

4. Utilizzare giochi che stimolano l’attività mentale
Rendono più salda la relazione tra noi e il pet e stimolano l’animale a livello cognitivo. Il cane non è come il gatto, non è un virtuoso dell’euristica. Per risolvere un problema cerca sempre la cooperazione del padrone. Infatti la sua intelligenza è di tipo collaborativo. Tuttavia se noi lo lasciamo fare e siamo neutrali, può risolvere tutto da solo. E questo lo renderà sicuramente più intelligente e più sicuro di sé.

Palla, ricerca olfattiva e corsa

Ci sono alcune attività che sono più predilette dal nostro pet. Sicuramente la razza gioca un ruolo saliente, ma anche l’educazione e lo stile di vita incidono notevolmente. Ogni volta che il pet deve fare una cosa, lo fa se è motivato, un po’ come noi. Ciò spiega perché a volte i nostri animali si cimentano in imprese difficilissime. Alla base di tutto c’è sempre una o più motivazioni. Pertanto per giocare col proprio pet è fondamentale conoscerle.

Alcuni amano correre dietro a una palla perché hanno una motivazione predatoria, altri adorano cercare oggetti nascosti perché hanno una motivazione di ricerca, altri ancora prediligono correre, saltare o fare movimento perché hanno una motivazione cinestesica. È quindi inutile e controproducente farlo giocare a qualcosa che non gli piace. Se il cane non ha una motivazione predatoria non sarà così attratto dal raccogliere oggetti in movimento. Non dobbiamo mai trascurare il rapporto tra motivazione e piacere. Il cane deve fare un gioco che sia utile, ma che lo faccia divertire e stare bene. È giusto anche, però, che si cimenti ogni tanto a fare qualcosa di nuovo e di diverso. Ciò sarà utile se è cucciolo, per il suo sviluppo cognitivo, e se è adulto, per rallentare i processi d’invecchiamento. I giochi collaborativi, di ricerca e di attivazione mentale sono particolarmente utili perché sviluppano nell’animale le sue qualità migliori sotto il profilo dell’integrazione sociale.

A ciascuno il suo gioco

Non è vero che tutti i cani sono uguali. Ciascun soggetto ha la propria personalità, spetterà a noi scegliere il gioco più adeguato a lui. Sicuramente la genetica e l’ambiente in cui vive l’animale incidono notevolmente. Tuttavia possiamo cercare di non incentivare certi difetti caratteriali stimolandoli a fare giochi non proprio adatti alla sua personalità.

Occhio al tira e molla

Se è sempre agitato e ha mostrato più volte segni evidenti di aggressività nei nostri confronti sarebbe assolutamente da evitare il gioco del tira- molla. È un gioco che di per sé stimola l’aggressività e che va usato con coscienziosità. Il pet non deve essere gratificato nel prendere cose con la bocca e a strapparle. Ciascuna relazione tra noi e il pet dovrebbe basarsi sempre su amicizia e rispetto e non su competitività. Nessuno di noi dovrebbe mai trovarsi in competizione col proprio pet. La competitività porta inevitabilmente a problemi inerenti lo status gerarchico.

L’importanza di fare moto

Se è pigro e tende a ingrassare dovremmo motivarlo a muoversi. Potrebbe essere utile a tal proposito andare a fare una bella passeggiata in un parco, magari in compagnia di un amico che ha un altro cane. È importante per il benessere psicofisico del cane uscire anche in compagnia di un suo conspecifico. Per il cane giocare con un suo simile sarà utile e sicuramente un momento di svago oltre che di apprendimento: così, infatti, impara a vivere e ad affrontare la vita con tutti i suoi ostacoli con più serenità. Durante il gioco che ha inizio con il cosiddetto “inchino per gioco”, i due cani cominciano a mimare e a sperimentare varie situazioni. Quando giocano lasciamoli liberi e riversiamo la nostra ansia su qualcos’altro. Evitiamo di essere troppo vigili e di sgridarli continuamente. Dobbiamo intervenire pronunciando un “no” con tono secco e deciso solo quando uno dei due mostra ripetuti segni di prepotenza.

Se è depresso ha bisogno di stimoli

Se è depresso, lo sarà perché probabilmente è successo qualcosa nel sistema familiare in cui vive. Ogni tensione si riversa sempre e comunque sul pet che come una spugna assorbe qualsiasi emozione negativa. La vita a volte cambia perché c’è un lutto o un allontanamento di una persona. Il pet ne soffre e talora esprime il suo disagio smettendo di giocare. In questo caso oltre che richiedere l’aiuto di un esperto, sarebbe opportuno stimolare il pet a uscire e a giocare. Conoscendolo bene sapremo verso cosa è più motivato se verso il cibo o verso la palla per esempio e non avremo quindi alcun problema nello scegliere il gioco più adatto a lui.

Gioco della ricerca

I soggetti iperattivi, affetti cioè dalla sindrome di ipersensibilità-iperattività in sigla conosciuta come Hs-ha dovrebbero svolgere giochi che richiedono attività mentale. In quest’ultimi assume un ruolo chiave il cibo che rappresenta la motivazione. Molto utili per questi animali è anche il cosiddetto gioco della ricerca che consiste nel nascondere un bocconcino che il nostro pet poi dovrà cercare. È un gioco semplice, ma particolarmente utile che crea sicuramente affiliazione tra noi e il pet. Il cane è motivato a cercare il cibo, ma nello stesso tempo svolge un’attività mentale che richiede spreco d’energia e non solo. Nel ripetere più volte l’esercizio ci renderemo conto che l’animale tenderà a ritornare laddove ha trovato il cibo, questa è la chiara dimostrazione che il soggetto non solo associa un luogo a una ricompensa, ma pure se lo ricorda. Provare per credere.

Ecco come si fa, passo dopo passo

Prendere un bocconcino e farlo annusare al cane, chiudere la porta della stanza, dicendogli di restare fermo. Nascondere il bocconcino, inizialmente in un luogo abbastanza accessibile e facile. Ripetere l’esercizio per quattro volte di seguito, la seconda volta rimettete il bocconcino nello stesso posto, così per fido sarà più facile trovarlo e capirà cosa deve fare. La terza e quarta volta cambiare posto. Quando trova il bocconcino, diciamogli “bravo” con un tono di voce dolce e accarezziamolo. Bisogna essere molto enfatici e non doverlo mai sgridare.

Una volta nascosto, apriamo la porta, facciamo annusare a fido la nostra mano e diciamogli “cerca”. Le prime volte aiutiamolo, presto imparerà. Anzi, resteremo esterrefatti dalla velocità con cui il vostro pet apprenderà questo gioco che darà una gran soddisfazione sia a noi che a lui. Questo gioco è utile perché insegna al cane un concetto fondamentale, che per avere il cibo bisogna guadagnarselo. Del resto questa massima vale anche per noi, quindi perché non insegnarla anche al nostro amato amico peloso?

Giochi di naso e  noseworking

Il cane ha un olfatto molto più sviluppato di noi e adora tutti i giochi cosiddetti di naso. Inoltre il noseworking è un buon esercizio che lo impegna a livello cognitivo, lo stanca, ma lo fa divertire. Questo tipo di gioco può essere anche utile per aumentare il controllo sul cane. Talora certi soggetti non riescono a stare fermi, ma chiudendo la porta faciliteremo il nostro controllo sul cane. E con il tempo associando l’attesa a qualcosa di divertente e di piacevole, imparerà anche a rispettarci di più. La ricerca olfattiva è un ottimo esercizio di calma che è assolutamente consigliabile a razze quali il Border Collie o i Terrier che più facilmente si eccitano. È opportuno educarli alla calma. È anche vero, però, che oltre alla razza giocano un ruolo saliente l’educazione e l’ambiente in cui vivono. Per cui non sempre un cane ha un arousal (cioè stato di attivazione emozionale) alto perché appartiene a una certa razza, ma lo è perché vive in un ambiente dove gli eccessi di stimoli lo eccitano.

Occhio alle emozioni

Quando vogliamo insegnare al pet un nuovo gioco dobbiamo porci nei suoi confronti positivamente. Le emozioni si trasmettono. Per apprendere qualcosa di nuovo il cane deve necessariamente provare emozioni positive. Quindi se siamo nervosi o agitati lasciamo perdere, piuttosto prendiamoci una tisana. Per insegnare a fido qualcosa dobbiamo essere sereni e spensierati. I nuovi giochi, per essere appresi, richiedono non solo interesse e impegno da parte del pet, ma anche calma da parte dell’insegnante. I momenti che condividiamo col nostro pet devono gratificare sia noi che lui. Solo così otterremo i risultati prefissi.

Di Irene Cassi, veterinario comportamentalista 

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