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Se trovi un animale vagante, cosa fai?

di Redazione Quattrozampe

Se trovi un animale vagante, cosa fai?

Se dovessimo trovare un animale perso o abbandonato in Italia, cosa è necessario fare? In materia vigono leggi regionali o comunali con disposizioni abbastanza omogenee.

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Molte leggi, molte norme

Senza esaminarne una particolare, chi rinvenga un animale vagante è tenuto a darne immediata comunicazione alla Asl (negli orari di apertura) o alla polizia locale del Comune in cui è avvenuto il rinvenimento, consegnandolo al più presto alla struttura che sarà indicata (solitamente, il Canile Sanitario del comune di ritrovamento). Nel caso in cui non fosse possibile o risultasse pericoloso avvicinare l’animale, è necessario allertare la Asl e/o la polizia locale, i quali sono tenuti a inviare un addetto al prelievo dell’animale e al suo trasporto al Canile Sanitario. Qui il cane verrà visitato e, se necessario, curato. Se provvisto di tatuaggio o microchip, il suo proprietario verrà subito avvisato. Nel caso, invece, non fosse munito i un numero di identificazione (né avesse al collo medagliette identificative) e nessuno ne reclamasse la proprietà, trascorsi dieci giorni dal ricovero, l’animale potrà essere dato in affido temporaneo e, dopo 60 giorni, in adozione a chi ne faccia richiesta. È importante consegnare sempre l’animale all’organo competente che gli presti le cure necessarie e controlli che l’animale vagante non sia, in realtà, un animale perso dal suo proprietario.

L’importanza del microchip

Il Canile sanitario, infatti, oltre a svolgere le ricerche sul numero identificativo attraverso la lettura del microchip (o tatuaggio) al fine di allertare il suo proprietario, è anche un punto di riferimento per chi avesse perso il proprio animale, in quanto è il primo posto che va contattato per verificare se abbia preso in custodia l’animale perduto. Proprio in questo periodo ci stiamo occupando del caso di un cane sprovvisto di numero di identificazione, perso dal suo proprietario e dato prima in affidamento e poi in adozione a una nuova famiglia. Sebbene la legge preveda che il proprietario ne possa ottenere la restituzione entro un anno dalla scomparsa, non è agevole – in assenza di microchip identificativo – accertare l’identità del cagnolino perso con quello dato in adozione, specialmente quando la nuova famiglia non intenda riconsegnare l’animale. Anche per questo motivo, è molto importante procedere sempre all’identificazione e iscrizione all’anagrafe canina del proprio cane.

 

A cura di Avv. Francesca Zambonin info@iltuolegale.it www.iltuolegale.it www.avvocatoanimali.com f
foto di repertorio, Shutterstock.com 

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