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Sphynx, il gatto nudo

di Redazione Quattrozampe

Sphyx gatto nudo

Gatto nudo è solo uno dei suo molti nomi: noi lo conosciamo come Sphynx e a detta di molti è una vera meraviglia della natura.

Mutanti naturali

Sphynx gatto glabroLa mutazione spontanea che dà luogo a gatti senza pelo è apparsa fin dall’antichità in varie parti del mondo. Molti secoli fa, già gli Aztechi allevavano felini con questa caratteristica. Il gene responsabile dell’assenza di pelo è recessivo, perciò può essere trasmesso per generazioni senza avere effetti visibili e si manifesta solo se presente nel patrimonio genetico di entrambi i genitori.

Benché a prima vista possano apparire delicati, questi gatti sono in realtà sani e robusti. La lunga selezione prettamente domestica li ha resi ‘poco felini’, perciò devono vivere nell’ambiente protetto di una casa. Molto intelligenti e comunicativi, sanno comunque trovare il modo di manifestare ogni loro esigenza, compresa quella di essere riparati dal freddo.

Vivacissimo e amante del gioco

Morbido e caldo al tatto, ma privo di una soffice pelliccia, lo Sphynx non piace a tutti, ma chi lo ama è di solito entusiasta del suo carattere e anche del suo look. Oltre che per il corpo glabro e per le rughe della pelle, molto evidenti intorno alle spalle, al muso e alle caratteristiche orecchione nude, si fa notare per le zampe grandi, con cuscinetti molto sviluppati. Allegro, vivace e amante del gioco, ma freddoloso, deve avere a disposizione spazi per saltare, arrampicarsi e correre, oltre a copertine, cucce e tutto il necessario per riposare nel tepore casalingo. Nonostante la sua apparente fragilità, è comunque un gatto sano e robusto, solo piuttosto sensibile al freddo: non va tenuto sotto una campana di vetro, ma, più semplicemente, in un ambiente caldo.

Richiede molta cura, molte attenzioni

Prima di adottare uno, bisogna quindi chiedersi se si è davvero disposti a lasciarsi possedere e schiavizzare da lui. Chi fa questa scelta non si troverà divani e poltrone pieni di peli, ma dovrà convivere con la sua secrezione oleosa. La pelle di questo gatto ha infatti una produzione sebacea che, non essendo assorbita dal pelo, va tenuta sotto controllo: un’igiene scarsa provocherebbe l’insorgenza di cattivi odori e renderebbe la pelle sgradevolmente untuosa. È quindi necessario fargli il bagno ogni 15-30 giorni, usando uno shampoo molto delicato, e poi asciugarlo tamponando con un asciugamano morbido, senza strofinare la cute. La pelle del musetto, delle zampine e della pancia va passata quotidianamente con salviette umidificate.

Anche le grandi orecchie nude vanno pulite una volta la settimana, perché la mancanza di pelo aumenta la formazione di cerume.

 

 

 

a cura di Giulia Settimo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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