Abissino, il gatto dei faraoni
La sua silhouette slanciata, le grandi orecchie e l’inconfondibile mantello di colore intenso e cangiante rendono l’Abissino molto simile ai piccoli felini adorati come divinità nell’antico Egitto
Adorato come divinità delle Piramidi, anche le pose e gli atteggiamenti che l’Abissino assume ricordano le statue e le immagini che si ammirano nei musei di tutto il mondo. L’innata eleganza del portamento, il corpo flessuoso, lo sguardo intenso e fiero, le movenze fluide fanno pensare anche ai grandi felini selvatici. In particolare, il ticking del mantello, caratterizzato da un’alternanza di bande chiare e scure su ogni singolo pelo, lo rende simile a un piccolo puma.

Portato probabilmente in Europa nel 1868 dai soldati inglesi di ritorno dalla guerra in Abissinia, nel 1882 venne presentato ufficialmente all’esposizione felina del Cristal Palace di Londra. La registrazione dei primi soggetti nel Libro delle Origini risale, però, al 1896. Molto popolare in America, dove si contano numerosissime associazioni di estimatori, questo splendido gatto è arrivato nel nostro Paese solo in epoca recente…
La scheda
Agile e atletico, è sempre attento, spicca balzi acrobatici senza fare danni
RAZZA Abissino
ORIGINE 1882 in Inghilterra, migliaia di anni fa in Etiopia
ALTRI NOMI Gatto delle Piramidi
ASCENDENZA Etiopico domestico e gatti di strada
PESO 3-4 kg la femmina, 3-5 kg il maschio
IBRIDAZIONI Solo con il Somalo (Abissino a pelo semilungo)
TEMPERAMENTO Attivo, curioso, estroverso ed esuberante
Articolo pubblicato su Quattro Zampe di marzo 2022
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