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Norvegese delle Foreste

di Giulia Settimo

Norvegese delle Foreste
Il Norvegese è molto socievole, affettuoso e tollerante, ma anche un po’ timido

Grande cacciatore e compagno di navigazione degli antichi Vichinghi, che gli affidavano la difesa delle vettovaglie dai topi, è il risultato dell’evoluzione in un clima estremo che ha fatto di lui un autentico prodigio della natura, capace di affrontare senza problemi gelo e intemperie

Discende probabilmente da gatti turchi a pelo lungo, giunti in Norvegia da Bisanzio intorno all’anno mille. Il freddo clima scandinavo ha poi favorito la selezione naturale degli esemplari più grandi, ben protetti da un mantello doppio e abbondante. Risultato dell’evoluzione in condizioni di sopravvivenza particolarmente difficili – pioggia, neve, vento gelido, temperature che possono scendere a 30 o 40 gradi sottozero – questo magnifico gattone robusto e muscoloso può affrontare qualsiasi sfida.

Norvegese delle Foreste
È perfetto per chi ama i gatti a pelo lungo, ma non troppo impegnativi e per chi preferisce avere più di un animale, perché detesta la solitudine e “fa branco” con tutti: con le persone, con gli altri gatti, perfino con i cani

La corporatura di taglia grande protegge bene i suoi organi interni dal gelo, mentre la folta pelliccia lo isola perfettamente dalle intemperie e dall’umidità…

La scheda

Mole imponente e indole molto buona, tutto da abbracciare e coccolare

RAZZA Norvegese delle Foreste
ORIGINE Norvegia, 1940-1970
ASCENDENZA Gatti selvatici e di fattoria
PESO 7-9 kg il maschio, 3-6 kg la femmina
ALTRI NOMI Norsk Skaukatt; Wegie (diminutivo di Norwegian)
IBRIDAZIONI Nessuna
TEMPERAMENTO Dinamico, vivace, molto affettuoso

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di dicembre 2023 – gennaio 2024

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