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Singapura

di Redazione Quattrozampe

Singapura

Il gatto Singapura è ancora raro in Italia: i cuccioli sono pochi e le liste d’attesa lunghe.

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Singapura, il felino “mignon”

Il mini-felino dall’aspetto selvaggio colpisce subito, non solo per la sua raffinata bellezza, ma anche per il temperamento gentile, docile, affettuoso.

Tutto in lui è estremamente aggraziato: le proporzioni perfette della corporatura minuta, messe in risalto dal raffinato mantello morbido e setoso, le caratteristiche “linee del ghepardo” dall’angolo interno dell’occhio fino ai cuscinetti dei baffi, la voce dolce e discreta. Ha una silhouette snella ed elegante, un profilo delicato, un musetto reso particolarmente espressivo dallo sguardo tenero e seducente dei grandi occhi luminosi, sottolineati dal  ‘maquillage’ scuro. La sua splendida pelliccia è di una calda tonalità avorio antico, con riflessi beige-bruno e un particolare effetto iridescente, dovuto al ticking intenso (colorazione a bande chiare e scure alternate su ogni singolo pelo).

Singapura
È un tenero appiccicoso

A dispetto della sua apparente fragilità, il Singapura è un gatto sano e forte che, appartenendo a una razza recente e non manipolata dall’uomo, conserva le caratteristiche di robustezza tipiche degli animali cresciuti in un ambiente naturale. Sopravvissuto per generazioni alle difficoltà della vita randagia, ha sviluppato grandi capacità di adattamento, ma la tranquillità e il comfort della casa rappresentano per lui l’ambiente ideale. Pur essendo un vero atleta, che adora arrampicarsi, saltare e correre, che mantiene anche in età adulta un’eccezionale vitalità, si trova benissimo anche tra le mura di un appartamento, dove si sfoga giocando con tutto ciò che gli capita a tiro o andando a esplorare gli angoli più reconditi e inaccessibili (così piccolo e leggero molto raramente fa danni). L’espressione innocente del suo sguardo non deve, però, trarre in inganno: dotato di curiosità inesauribile e riflessi folgoranti, il tenero micino si trasforma in un attimo nel più agile e fulmineo dei cacciatori, anche quando il bottino è rappresentato dalle pentole di cucina o dalla borsa della spesa, lasciate incautamente incustodite. Sereno ed equilibrato, sempre avido di coccole, è grande amico dei bambini, generalmente ben disposto anche nei confronti degli altri quattro zampe di casa (cani o gatti che siano): poiché detesta dormire da solo, se non ha il permesso di stare sui letti, ama condividere con loro la cuccia.

Ovunque si trovi, riesce a divertirsi con niente, abbandonandosi a sfrenate battute di ‘caccia immaginaria’ con un semplice pezzettino di carta o un tappo di bottiglia, ed è bravissimo nel riporto. Molto intelligente e socievole, grandissimo ‘ficcanaso’, vuole partecipare a tutte le attività della famiglia: segue il padrone passo passo e, appena può, si sistema sulle sue spalle, per osservarlo con attenzione e ‘collaborare’ a modo suo nel disbrigo delle faccende domestiche. Insomma, se non amate l’idea di averlo sul collo mentre cucinate, lavate i piatti e passate l’aspirapolvere, oppure accoccolato accanto al mouse tutte le volte che accendete il computer o acciambellato in braccio appena vi sedete, questo non è il gatto che fa per voi.

Di natura poco loquace, quando, però, non riesce a ottenere quello che vuole il Singapura manifesta apertamente il suo disappunto con lunghi miagolii, lamentosi. Se vuole una cosa si fa capire benissimo.

La Scheda

Singapura
È un gatto da riporto. Piccino, ma con un cuore grande Il Singapura è un vero felino formato mignon. Oltre a rimanere così piccino anche da adulto ed essere graziosissimo dal punto di vista estetico, è molto affettuoso, intelligente, giocherellone e comunicativo. Spesso in famiglia viene conteso per poterlo coccolare.

Razza: Singapura
Origine: Singapore e Stati Uniti, 1975
Ascendenza: probabilmente gatti randagi di Singapore
Peso: 3-4 kg il maschio, da 2 a 3 kg la femmina
Ibridazioni: nessuna
Temperamento: vivace, sveglio e molto affettuoso

Testa: piccola e arrotondata, con muso ampio e smussato, collo corto e muscoloso, zigomi ben pronunciati e un piccolo naso quadrato, con un leggerissimo stop
Orecchie: grandi, larghe e profondamente a coppa, diritte e ben distanziate
Occhi: grandi, a mandorla, luminosi e brillanti, di colore nocciola, verde dorato o giallo oro, evidenziati dal bordo scuro della palpebra e da un’area chiara che li circonda
Corpo: piccolo, minuto, compatto, solido e muscoloso ma non tarchiato (i gatti nati e cresciuti in Occidente sono un po’ più grandi di quelli originari, per ragioni genetiche e perché molto più curati)
Zampe: muscolose, con piedi piccoli e ovali, che hanno cuscinetti marroni e peli scuri tra le dita
Coda: lunga e snella, ma non troppo sottile, con punta smussata
Mantello: aderente al corpo, fine, corto, morbido come seta; il colore preferito è una calda tonalità avorio antico, lievemente ombreggiata, con un ticking intenso e markings (tigrature evidenti sulla faccia e sulle zampe) a forte contrasto

Impegno: Estremamente sensibile e sempre desideroso di contatto fisico, mal sopporta la solitudine.
Cure mediche: Appartenendo a una razza recente e non manipolata dall’uomo, conserva le caratteristiche di robustezza tipiche dei gatti cresciuti in libertà. Essendo di piccola taglia e a pelo corto, soffre, però, il freddo, perciò bisogna evitare di esporlo a temperature rigide e correnti d’aria.
Socialità: Affettuosissimo, dolce ed espansivo, manifesta un vivace interesse per il mondo che lo circonda e accetta volentieri anche la presenza di altri animali.
Pelo: Ha un mantello cortissimo,con poco sottopelo, che non necessita di cure particolari; bisogna, però, fare attenzione alla pulizia degli occhi (con un nasino corto può avere problemi di lacrimazione) e delle orecchie, molto grandi e aperte.

Così piccolo perché perseguitato in passato

Sembra che questo affascinate discendente dei gatti randagi di Singapore, che sopravvivevano a stento nelle zone portuali, sia così piccolo perché veniva perseguitato dalla popolazione locale, assai poco amichevole nei suoi confronti. La selezione naturale ha, quindi, favorito i soggetti minuscoli, in grado di nascondersi nei più piccoli anfratti.

Singapura

SCOPERTI PER CASO

I piccoli felini originari dell’isola di Singapore furono scoperti casualmente nel 1971 dai coniugi americani Meadow, che li incontrarono mentre erano in vacanza nel Sud Est Asiatico. Affascinati da questi minigatti, decisero di portarne alcuni esemplari negli Stati Uniti, dove vennero poi incrociati con i Burmesi. Tre anni più tardi la moglie accompagnò il marito in una nuova trasferta e nel 1975 tornò da Singapore con altri tre esemplari, scelti accuratamente per avviare l’allevamento degli odierni Singapura. La nuova razza venne poi registrata dal Cfa nel 1982 e nel 1983 un esemplare arrivò anche in Svizzera, ma solo nel 1987 due allevatrici, una belga e una francese, ne importarono ciascuna una coppia in Europa. L’anno dopo la razza venne accettata ufficialmente in concorso per la prima volta.

io lo conosco bene…

Katia Filanti è una vera fan di questa razza ed è iscritta a un gruppo internazionale di grandi appassionati. L’ha scoperta 13 anni fa a casa di un amico, che si era procurato un cucciolo in Austria (in Italia non c’erano ancora allevamenti). “Nel 2007”, racconta, “lo ricontattai, per sapere dove lo aveva preso e riuscii ad avere la mia prima Singapura, che purtroppo è vissuta solo 10 anni. Quando lei è mancata, ho trovato finalmente un’allevatrice in Italia, dalla quale sei mesi fa ho adottato la piccola Dafne.

Che cosa le piace, in particolare, di questi gatti?

Innanzitutto l’aspetto del felino in miniatura, sinuoso e affascinante. Poi mi sono innamorata anche del loro carattere: sono, al tempo stesso, dolcissimi, ma anche intelligenti e volitivi, dotati di un carattere forte. Pur essendo così piccini, sanno farsi valere. Vivacissimi da cuccioli e molto giocherelloni anche in età adulta – sono bravissimi nel riporto, che è il loro gioco preferito – mettono allegria. Io li chiamo ‘gatti volanti’, perché stanno sempre in alto.

Altre testimonianze dal web…

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Ernesta Dominici”]Ma io non credevo che il Singapura fosse così appiccicoso! Il mio mi sta sempre incollato, sembra quasi un cane ed è proprio quello che cercavo! [/penci_blockquote]
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Anna Sordi”]La mia dolce Maggy è una gatta davvero loquace, metodica e tranquilla. È affettuosa con tutti, anche con i miei amici. Il Singapura è un gatto che infonde tanto relax, ottimo per chi ha bisogno di rilassarsi, quasi terapeutico![/penci_blockquote]

Approfondimenti:

Ti interessa conoscere altre tipologie di gatti? Vai alla nostra sezione razze feline e immergiti nel variegato mondo di questo adorabile animale

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