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Curare le intolleranze alimentari del gatto con l’omeopatia

di Redazione Quattrozampe

Exotic Shorthair

Tobi, un gattone di quattro anni e ben cinque chili e due etti di peso, è di razza Exotic Shorthair. La razza nasce nel corso degli anni ’50 negli Usa, con le medesime caratteristiche del Persiano, l’unica differenza il pelo: corto, molto folto, spesso vaporoso, ricco di sottopelo. Il nostro micio ha problemi di intolleranze alimentari, è affetto da gastroduodenite linfoplasmacellulare e manifesta un comportamento abbastanza peculiare. Subito dopo l’adozione, a circa quattro mesi, cercava i proprietari in continuazione piangendo se non lo coccolavamo, si svegliava la notte e piagnucolava per avere coccole. Non dimostrava di subire molto la territorialità della micia anziana che già viveva in casa e alla morte di lei, dopo essere stato per sei mesi solo con i proprietari, l’arrivo di una nuova micina della sua stessa razza ha acuito la sua innata gelosia e inasprito il suo carattere. I proprietari erano anche molto preoccupati perché Tobi era estremamente pauroso e geloso, vittima di paure e insicurezze che non manifestava con loro, se tutto era tranquillo, ma che subiva al manifestarsi di qualsiasi evento lui non conoscesse, al punto che lo stress sembrava creargli gastrite e conseguente parziale inappetenza. Sottoposto a gastroduenoscopia in seguito a intolleranze alimentari che gli inducevano gravi episodi di vomito e diarrea, gli era stata diagnosticata, presso altro ambulatorio, una gastroduodenite linfoplasmacellulare, patologia estremamente grave curabile in medicina tradizionale, solo con cortisone, antibiotico e immunodepressori per tutta la vita, terapie che perpetuate nel tempo, minano l’individuo che ne fa uso. Alla prima visita emergono anche altri aspetti del carattere di Tobi: molto sospettoso verso cospecifici ed esseri umani, si fida solo delle persone che ha incontrato quando era piccolo, mentre scappa a nascondersi se non conosce chi entra in casa. È talmente possessivo con i suoi familiari che quando escono di casa spesso si mette di traverso davanti alla porta per non farli uscire. È estremamente regolare negli orari e nelle abitudini. Come ci riferisce la signora, l’impressione è che si stressi moltissimo per cercare di avere la situazione sempre sotto controllo. Mangia solo cibi monoproteici o medicati, altrimenti vomita, frequenti anche gli episodi di diarrea, soprattutto sotto stress. In base a tutti i dati raccolti relativi a come si manifesta la malattia e al modo di porsi di Tobi, decidiamo il giusto rimedio omeopatico da somministrare al gattone. Dopo l’inizio della terapia omeopatica, con alterne vicende, siamo riusciti a risolvere la grave patologia di Tobi,evitandogli l’assunzione dei farmaci tradizionali. Oggi vomito e diarrea si presentano saltuariamente e subito si risolvono alla somministrazione del rimedio omeopatico alla potenza più alta. Il gattone è completamente guarito anche dalle intolleranze alimentari: adora il cibo vegetale, può mangiare e mangia di tutto, è vitale e vivace.

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di Mauro Dodesini

foto di Shutterstock

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