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Alessandro Borghese: lo chef rock che ama i gatti

di Maria Paola Gianni

Alessandro Borghese: lo chef rock che ama i gatti

Simpatico e sorridente, ha sempre la battuta pronta e qualcosa di frizzante da dispensare a tutti. È lo chef rock Alessandro Borghese, amante dei Queen, dei Led Zeppelin, degli ACDC e del nostro Vasco Rossi. Lo abbiamo incontrato nel suo nuovo ristorante “Alessandro Borghese – Il Lusso della Semplicità”, in viale Belisario a Milano, una commistione di generi, tra arredi vintage e moderni. Davvero unico. Il noto chef vanta oltre 900mila fan su facebook, sta raccogliendo molto successo col suo ultimo libro “Cacio & Pepe” (Solferino) ed è seguitissimo su Sky Uno e Tv8 con le nuove puntate di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” e su Tv8 con “Cuochi d’Italia” (entrambi i programmi prodotti da Drymedia).

Alessandro Borghese è sposato con l’ex-modella Wilma Oliverio, dalla quale ha avuto due figlie: Arizona, 7 anni, e Alexandra, 3 anni. Certo, con tre donne in casa era in minoranza, ma ben presto ha riequilibrato il tutto, regalando a sorpresa alle sue figlie Tokyo, un bel gattone maschio Exotic Shorthair che oggi ha tre anni.

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Alessandro Borghese, chef”]Erano andate a vederlo in un negozio di Milano, sapevano che io non avevo assolutamente intenzione di prendere un gatto, pensavo ai suoi peli dappertutto, poi l’ho portato in casa di nascosto come regalo a mia moglie e soprattutto alle mie due figlie che lo desideravano tanto.[/penci_blockquote]

A dire la verità, i gatti in casa di Alessandro Borghese ci sono sempre stati, grazie a sua madre, l’attrice Barbara Bouchet, grande appassionata.

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Alessandro Borghese, chef”]Quando vivevo a Roma ne avevo tantissimi, mia madre li amava molto, alla fine ho ceduto e ho preso Tokyo. E ora impazzisco anch’io per lui. Sono una vittima totale: adesso il gatto è parte della famiglia.[/penci_blockquote]

Il nome Tokyo è il nome ricorrente degli animali che lo chef Borghese ha sempre avuto in casa: tanti gatti, cani, ma pure animali esotici come iguana e pitoni e un’infinità di pesci rossi

Comunque, anche con Tokyo, restate sempre due maschi contro tre femmine…

Lo so. Essendo io l’unico maschio di casa, ho accettato di prendere un altro maschio, altrimenti sarei stato troppo in minoranza. Così ora siamo in quattro più il nostro gatto Tokyo, io e lui siamo gli unici maschi del gineceo milanese. È molto goloso di attenzioni, le mie figlie impazziscono per lui, ci giocano, lo pettinano, lo coccolano tantissimo. E lui si mette pure a dormire in mezzo ai miei due cuscini, così io regolarmente la notte lo devo tirare su e portare fuori dalla stanza, altrimenti mi salta sempre sul letto e mi fa sobbalzare per aria durante il sonno, perché sento che qualche cosa mi cammina sopra e mi sveglio di soprassalto.

Parliamo di cibo: cosa mangia?

Ovvio che Tokyo sia viziato gastronomicamente, mangia prodotti sani, ma “da gatto”, ha una dieta variabile, tra fegato, salmone, manzo, vitello, coniglio. Non cucino per lui, secondo me il gatto deve mangiare le cose per felini, non gli posso mica preparare i bucatini all’amatriciana, gli farebbero male, no?

Sei più per il gatto o per il cane?

Più per il gatto. È un animale indipendente, sta per i fatti suoi e quando vuole si fa coccolare, ha la sua gattaiola per andare fuori, poi rientra, è superautonomo. Anche perché, poi, andare a portare fuori un cane a fare la pipì la mattina alle sette, e poi riportalo fuori a pranzo e la sera proprio non potrei farlo, ho troppi impegni di lavoro. Comunque Tokyo non sta mai da solo, perché c’è sempre qualcuno in casa.

Un commento su chi maltratta gli animali?

Non lo posso dire, diciamo che ci ho pensato e tu puoi mettere tanti puntini…

Approfondimenti:

Leggi l’intervista allo chef Alessandro Borghese su Ville&Casali e scopri La cucina secondo lo chef Alessandro Borghese

Anche tu hai un gatto, ma fatichi a capire alcuni suoi comportamenti? Leggi Le motivazioni del gatto, sta a noi cercare di capirle

 

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