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Gatti “impossibili”

di Valentina Romanello

Gatti “impossibili”

Adozioni agognate, anche di cani, a volte complicate da rigide regole dettate dal troppo amore dei volontari o dalla difficilissima comunicazione nei “gruppi fantasma” che su internet postano appelli senza mai rispondere

E se i felini non cadessero sempre in piedi? Sarà anche per questo che l’iter adottivo si è fatto così acrobatico: un percorso a ostacoli tra rigidi volontari e richieste stringenti. Una su tutte: reti a finestre e balconi per evitare fughe e incidenti. Ma c’è chi, piuttosto che tenere micio “in gabbia”, rinuncia all’affido. “Nell’oscurità egli se ne va, chissà quando tornerà”: parte così il motivetto che accompagna l’inizio di “F.B.I. – Operazione gatto”, pellicola Disney del 1965 tra giallo e comicità, con l’indomito siamese G.G. protagonista di avventurose ronde notturne, capace, grazie alla sua intraprendenza, di sventare addirittura un rapimento, collaborando con agenti federali.

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Gatti “impossibili”

Emozioni forti per i gattari moderni che ormai hanno dimenticato la serenità con cui, fino a qualche decennio fa, complici urbanizzazione e traffico meno esasperati (oltre che un animalismo meno integralista), si apriva la porta di casa al gatto, lasciandolo libero di uscire per soddisfare le sue esigenze esplorative…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di Giugno 2022

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