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Gli ANIMALS del fotografo Steve McCurry

di Maria Paola Gianni

Gli ANIMALS del fotografo Steve McCurry
Un cane fotografato dopo un monsone, Porbandar, India, 1983

Porbandar, 1983: un piccolo villaggio indiano, dove è nato anche il Mahatma Gandhi, viene colpito dai monsoni. Tra i mille disastri, un’esondazione sommerge tutto con l’acqua. Il fotografo Steve McCurry è lì per documentare l’accaduto e immortala un povero cagnolino nero, smarrito e atterrito dagli eventi, che cerca di restare fuori dall’acqua conquistando l’unica parte rimasta ancora emersa, di fronte a un portone bianco. Altra foto, altra storia: Chiang Mai, città nel nord della Thailandia dove si trova l’oasi naturale Elephant Nature Park, che ospita tanti animali che non godono di buona salute.

Elefanti, ma anche cani, gatti e tante altre bestiole, molte delle quali riprese dall’obiettivo di Steve McCurry.

Il fotografo Steve McCurry è intervenuto sul posto nel 2010 e, tra i numerosi scatti, fotografando un volontario intento a leggere comodamente seduto, mentre dietro di lui un piccolo elefante si sta grattando la schiena.

Mahout Reads with his Elephant. Chiang Mai, Thailand, 2010 Steve McCurry

Dalla Thailandia all’Afghanistan e precisamente a Maimana, dove McCurry è andato nel 2003 per continuare la sua raccolta di scatti di vita dell’uomo con animali al seguito. È qui che incontra e immortala per sempre un padre di famiglia che sta portando a casa i suoi tre figli, tutti in groppa all’asino (foto a pag.123). Sono tutte scene di vita fotografate ad altissimo livello professionale da Steve McCurry, sessanta delle quali, tra foto celebri e inedite, raccolte in “Animals”, la mostra che sarà allestita dal 4 maggio al 6 ottobre al Centro Saint-Bénin di Aosta (Via Festaz 27).

Storie di vita quotidiana

Gli ANIMALS del fotografo Steve McCurry

Gli animali sono, dunque, i protagonisti dei sessanta scatti iconici, tra famosi e meno conosciuti, che raccontano al visitatore le mille storie di vita quotidiana che legano indissolubilmente l’animale all’uomo e viceversa. Un’interazione a 360 gradi, una condivisione che tocca anche i temi del lavoro e del sostentamento che l’animale fornisce all’uomo, dell’affetto che noi riserviamo al nostro “pet”, qualunque esso sia e, purtroppo, anche delle conseguenze letali delle guerre e di altre nefaste azioni dell’uomo sulla fauna locale e globale, vedi inquinamento.

Il disastro ambientale della guerra del Golfo

Gli ANIMALS del fotografo Steve McCurry

Il progetto “Animals” trae le sue origini nel 1991 quando il fotografo Steve McCurry svolge una missione nei territori di guerra nell’area del Golfo per documentare il disastroso impatto ambientale e faunistico nei luoghi del conflitto. Saddam Hussein, in ritirata, ordina di bruciare più di seicento pozzi di petrolio disseminati nel Paese: ha così inizio la più grande catastrofe ecologica di tutti tempi e Steve McCurry racconta l’impatto di questo disastro sul sistema ecologico e le conseguenze di tanta umana scelleratezza sul genere animale. McCurry torna con immagini epocali, come i cammelli sull’orizzonte infuocato o gli scatti dedicati alla fauna migratoria, tra cui il celebre uccello dagli occhi rossi completamente sommerso dal petrolio.

Le fotografie di McCurry faranno il giro del mondo e vinceranno nel 1992 per la quinta volta il World Press Photo.

Premio assegnato da una giuria molto speciale, la Children Jury, composta da bambini di tutte le nazioni. Ancora oggi queste immagini sono pubblicate dalla stampa mondiale quando si affrontano temi legati alla conservazione del pianeta. Come avviene per tante altre immagini di McCurry, restano emblematiche, vere e proprie icone senza tempo. Da allora McCurry ha instancabilmente raccontato storie di uomini, che incrociano inevitabilmente storie di animali, genere verso il quale nutre una forte empatia.

Viaggio nella riflessione sulla vita

La mostra al Centro Saint-Bénin di Aosta si articola in un percorso espositivo in grado di lasciare il visitatore libero di muoversi in un’alternanza di immagini leggere o più profonde, perché possa assecondare la sua sensibilità e giocare liberamente su registri emotivi diversi. Steve McCurry, esploratore del genere umano, offre un viaggio nella contiguità del pianeta animale, parla di sofferenza e dignità, di relazioni e di conseguenze, invitandoci a riflettere che non siamo soli al mondo e che tra gli esseri viventi c’è una profonda condivisione di quel mistero che è la vita.

Indirizzario web:

Visita il sito web di Steve McCurry per vedere tutte le sue meravigliose fotografie

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Approfondimenti:

Una carrellata di articoli che riguardano il mondo dei pet in generale, per vivere in armonia con i nostri amici a quattro zampe e per curarli al meglio.

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