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Il cane più bello del mondo? Nato e allevato in Italia

di Redazione Quattrozampe

Il cane più bello del mondo? Nato e allevato in Italia

Ops I did it again, del cuore impavido” detto ‘Rony’ è il cane più bello del mondo. È un Bearded Collie di Olga Klimova (Russia). Si tratta di una razza inglese dal mantello fluente dal colore grigio-ardesia e fulvo-rossiccio, nero. Muta il pelo una sola volta nella vita. È socievole, intelligente e facilmente addestrabile. A decretarlo sono stati i giudici del World Dog Show 2015, la più prestigiosa e attesa esposizione canina a livello mondiale.

1La manifestazione, tornata a Milano dopo quindici anni, ha visto la partecipazione di oltre 29mila cani iscritti, dei quali più di ottomila provenienti dall’Italia, seguita, per numero di partecipanti, dalla Francia con circa mille e settecento e dalla Russia con quasi mille e cinquecento cani. È invece lombardo il cane di razza italiana più bello del mondo (provincia di Lecco) premiato dal presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, durante il Best in Show delle Razze Italiane. È un piccolo Levriero italiano, Lady Godiva dei Raggi di Luna. L’evento è stato sponsorizzato da Royal Canin Italia e organizzato dall’Enci. Nel pomeriggio il Ring d’Onore ha regalato emozioni indimenticabili con la competizione dei finalisti tra i Junior Handler, giovani conduttori di cani tra i 6 e i 17 anni divisi in due categorie.

Lo spettacolo dei Kataklò, la Compagnia di danza e teatro atletici composta da professionisti ex olimpionici, ha lasciato gli spettatori senza parole ad ammirare le evoluzioni dei danzatori sospesi in equilibrio tra forza fisica, sport e poesia, mentre suggestivo è stato il passaggio della bandiera della Fédération cynologique internationale da Enci al Kennel Club della Russia dove il prossimo anno a Mosca si svolgerà World Dog Show.

Pastore tedesco, Retriever e Jack Russell tra i più gettonati

Tra le 340 razze presenti, quelle più gettonate sono state il Pastore Tedesco, il Golden Retriever, il Labrador Retriever, il Jack Russell, il Chihuahua e il Cavalier King Charles Spaniel. Quelle più particolari sono state il Podengo Portoghese, lo Spitz Finnico, il Bracco d’Ariége e il cane da Pastore Maiorchino.

Decine di migliaia di visitatori

5Decine di migliaia i visitatori e 400 i giornalisti e fotografi accreditati, per un World Dog Show 2015 all’insegna dell’innovazione. Sito web e social network hanno contribuito a rendere universale questo evento informando puntualmente ogni utente sui programmi, sulle novità, sui risultati, coinvolgendoli in ogni fase con spunti e stimoli accolti con grande favore. Il sito www.wds2015.com ha infatti registrato una media di 41mila visitatori unici al giorno con oltre tre milioni di pagine visitate durante le giornate della manifestazione.

La pagina Facebook ha superato i ventimila contatti e i post hanno raggiunto interazioni per oltre trecentottantamila contatti. Un successo di numeri, ma soprattutto una testimonianza di quanti nel mondo amino gli animali e in particolare i cani, che qui hanno trovato un luogo accogliente e pensato per farli sentire a proprio agio accanto ai loro accompagnatori. Il testimone passa ora alla Russia che già ha attivato il sito e la pagina Facebook, promettendo un’altra esposizione da annoverare.

Main sponsor: Royal Canin

“Abbiamo ricevuto apprezzamenti da espositori e visitatori per l’elevato livello tecnico e per l’organizzazione che ha permesso di offrire un ambiente accogliente”, commenta il presidente Enci, Dino Muto. “Ci tengo a ringraziare la Fédération cynologique internationale”, prosegue, “e in particolare Rafael de Santiago, per aver creduto in noi e peraverci accompagnato in questo cammino. Gli anni di impegno sono stati pienamente ripagati. Un ringraziamento particolare al main sponsor, Royal Canin, per la collaborazione”.

Siamo molto lieti di aver sponsorizzato il World Dogs Show 2015”, aggiunge il direttore generale di Royal Canin Italia, Giorgio Massoni, “la possibilità di incontrare e parlare con migliaia di appassionati e proprietari di cani (e anche di gatti) è stato uno dei principali motivi di soddisfazione.

La manifestazione ci ha fornito la possibilità di condividere le nostre conoscenze tecnico-scientifiche,di diffondere l’importanza del rispetto delle esigenze dell’animale e di promuovere discipline sportive come l’agility che consideriamo essere un ottimo modo per rafforzare ancora di più la relazione tra il proprietario e il suo cane.

Dog dance, disc dog e flyball

Ben 340 le razze canine riconosciute presenti che si sono alternate nei ring dei sei padiglioni della Fiera di Milano (Rho) sotto gli sguardi attenti dei duecento giudici esperti internazionali. Ogni giorno il ring d’onore ha ospitato show di grande impatto scenico, come la Dog Dance, il Disc Dog o Frisbee Dog, o il Flyball, un vero e proprio sport che consiste in una staffetta fra due squadre composte da quattro cani ciascuna, nella quale il primo affronta una successione di quattro salti fino ad arrivare ad una macchina che, tramite la pressione delle zampe del cane sulla pedana, lancia una pallina; il quattro zampe ripete i quattro ostacoli nel senso opposto e riporta la palla al padrone; appena superata la linea del traguardo, parte il secondo cane che deve ripetere il percorso allo stesso modo.

Curiosità: il cane di Fonni

Tra le razze in attesa di riconoscimento, quella millenaria, da guardia e difesa del gregge denominata “cane di Fonni”, come l’omonima città sarda situata a mille metri sopra il livello del mare, presentata al World Dog Show 2015 di Milano sul Ring d’Onore.

 

I numeri del World Dog Show

– oltre 29.000 cani iscritti in tutto

– oltre 8.000 cani provenienti dall’Italia

– 1700 cani dalla Francia

– 1500 cani dalla Russia

– 340 le razze canine riconosciute presenti si sono alternate nei ring

– 41.000 visitatori al giorno

– 6 padiglioni della Fiera di Milano (Rho)

– 200 giudici esperti internazionali – oltre 3 milioni di pagine visitate durante l’evento

– oltre 20.000 contatti sulla pagine FB

– oltre 380.000 contatti nei post FB

 

 

di Lucrezia Castello – foto di Guillermo Fiorenza

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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