Furetto domestico: occupiamoci di lui
Sono in tanti a voler prendere un furetto domestico e occuparsi di lui, per poi però scoprire che la vita con questo simpatico mustelide non è sempre tutta rosa e fiori e che, come per qualunque altro tipo di convivenza, ci vuole attenzione e pazienza.
L’odore del furetto domestico
Una caratteristica del furetto è la presenza di particolari ghiandole para-anali che secernono una sostanza dall’odore pungente e sgradevole. Vengono solitamente usate quando l’animale è fortemente spaventato o eccitato, magari dal gioco o dalle coccole. Le ghiandole non vanno assolutamente tolte: è un’operazione totalmente inutile e, se praticata da un veterinario non esperto, può causare seri danni alla salute. Il rischio di prolasso è molto alto e doloroso. Queste ghiandole non sono la causa dell’odore forte del furetto, che è dato, invece, dal suo stato sessuale quando è intero e in calore.
Calore: lo stato ormonale del furetto
Oltre alle ghiandole para-anali, l’odore del sebo della pelle del furetto è molto acuto. Questo odore è dato dallo stato sessuale dell’animale: un furetto non sterilizzato o castrato può avere un odore assai forte e fastidioso. Si può intervenire facendo applicare da un veterinario l’impianto di deslorelina che sterilizza e castra chimicamente il furetto. Nel giro di un mese o due l’odore diminuirà gradualmente fino a scomparire del tutto. Resterà comunque il suo odore tipico, un po’ muschiato. Attenzione: rivolgetevi solo a veterinari specializzati.
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a cura di Edgar Meyer
foto da Shutterstock.com
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