Quando i chili di Fido e Micio aumentano
Conoscere le cause per contrastarle: non è una questione di estetica, ma di salute
L’obesità non è solo un problema umano: anche i nostri animali domestici ne soffrono, e sempre più frequentemente. In Italia, si stima che oltre il 40% dei cani e dei gatti sia obeso o in sovrappeso, con picchi ancora più alti in certe fasce d’età o stili di vita. Eppure molti proprietari faticano a riconoscere il problema. Essere in sovrappeso, per un animale, significa vivere meno a lungo, con più dolore, più infiammazione, più malattie croniche e una qualità della vita compromessa.
La buona notizia è che l’obesità si può prevenire e curare, ma servono consapevolezza, costanza e un pizzico di disciplina. Ecco una guida per capire, intervenire e aiutare davvero i nostri amici a quattro zampe.
Cosa significa essere obesi o in sovrappeso
Ogni animale ha un peso forma ideale, che varia in base alla razza, all’età, al sesso e alla costituzione individuale. Quando un cane o un gatto supera del 10-15% il proprio peso ottimale, si parla di sovrappeso. Se l’eccesso supera il 20-25%, siamo già nel campo dell’obesità vera e propria. Ma non sempre la bilancia dice tutto: a volte un animale può sembrare “grosso” solo perché ha molto pelo, o perché è molto muscoloso.
Per questo si usa anche la valutazione della condizione corporea (Body condition score, Bcs): una scala da uno a nove che aiuta a capire visivamente se un animale è magro, normopeso o obeso. Un animale con Bcs ideale (quattro o cinque su nove) deve avere le costole palpabili, ma non visibili, una vita ben definita e un addome leggermente retratto.
Principali cause
L’obesità nasce quasi sempre da un semplice squilibrio: l’animale introduce più calorie di quante ne consuma. Ma dietro a questo apparente schema lineare, si nascondono molte variabili.
Articolo pubblicato su Quattrozampe di ottobre 2025
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