Cani da Mantrailing
La disciplina valorizza l’olfatto del cane, il suo senso più sviluppato. Praticandola, Fido si diverte e si appaga. Il dipartimento della Fisc organizza i corsi e tante gare
Ultimamente si sente sempre più parlare di mantrailing, quasi fosse una delle ultime scoperte dell’uomo: in realtà, le origini di questa disciplina cinofila sono antichissime. Già nel 231 a.C. il console romano Marco Pomponio Matho, nella conquista della Sardegna, utilizzò cani da traccia. Di più. I cani venivano usati nel XVI secolo per rintracciare i predoni transfrontalieri in Gran Bretagna e Scozia, tra il 1814 e il 1818 nelle paludi della Florida durante la guerra contro i Seminole (popolazione dell’America Settentrionale), fra il XVI e il XIX secolo per la caccia agli schiavi negli Stati Uniti.
Lo stesso Sir Charles Warren, capo della polizia di Londra, nel 1888 utilizzò i Bloodhound durante le ricerche di Jack lo Squartatore. Oggi, i cani da mantrailing sono utilizzati nel mondo dalle forze di polizia, dai nuclei di ricerca di persone scomparse e in diversi parchi di Africa, India o Costarica per contrastare il bracconaggio. A queste attività si è ispirato il mantrailing sportivo…
Articolo pubblicato su Quattro Zampe di Ottobre 2022
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