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Bonus animali 2025, come richiedere l’aiuto economico

di Stefania La Malfa

Il bonus animali prevede una detrazione fiscale per spese veterinarie tracciabili
Le spese veterinarie devono essere tracciabili per poter ottenere il bonus animali

È stato confermato il bonus animali, la detrazione fiscale tanto attesa dai proprietari di pet: ecco i requisiti necessari e come fare domanda per ottenerlo.

Il bonus animali 2025 spetta a tutti i proprietari che hanno regolarmente registrato il proprio pet all’Anagrafe degli animali d’affezione e che hanno sostenuto spese medico-veterinarie tracciabili.

Un cane sottoposto a visita in una clinica veterinaria
Il bonus animali può essere richiesto solo dai proprietari di pet che possiedono requisiti specifici

Chi può detrarre le spese veterinarie

È bene sapere che non tutti i proprietari di pet possono beneficiare del bonus animali domestici. Per ottenere, infatti, la detrazione Irpef è necessario essere in possesso di alcuni requisiti: il richiedente deve avere almeno 65 anni, deve avere un Isee non superiore a 16.215 euro ed essere un residente italiano.

Al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, si potrà detrarre dall’Irpef il 19% delle spese veterinarie sostenute durante l’anno con un limite di spesa di 550 euro. Sono detraibili le spese mediche con prescrizione, ovvero le visite specialistiche, gli interventi, gli esami, i farmaci.

I pagamenti devono essere tracciabili, quindi devono essere stati effettuati con carta di credito o debito, carta prepagata, assegno bancario o circolare, bonifico con versamento bancario o postale.

Un gatto in braccio a un veterinario è sottoposto a una visita di controllo
I fondi per il bonus animali sono stati stanziati per tre anni

Come richiedere il bonus animali 2025

Per ricevere il bonus animali 2025 i proprietari di pet che possiedono i requisiti devono presentare domanda alla Regione di residenza, secondo le modalità individuate da ciascuna ente.

Nella domanda, dovranno essere indicati il numero d’iscrizione dell’animale di proprietà nella Banca Dati Nazionale, sezione SINAC (Sistema informativo nazionale degli animali da compagnia), oppure nelle banche dati regionali, e l’indicatore Isee. Dovrà essere, inoltre, allegata la documentazione relativa alle spese medico-veterinarie sostenute.

Il bonus animali domestici è stato finanziato per i tre anni 2024-2025-2026 per un totale di circa 750mila euro, quindi per ogni anno sono previsti circa 250mila euro.

Una donna seduta accanto al suo gatto lo accarezza con una mano
In Italia il numero di animali domestici è molto cresciuto nell’ultimo decennio

Gli italiani e gli animali domestici

Secondo quanto riportato nell’ultimo Rapporto Coop Nomisma, la spesa complessiva delle famiglie per il pet care è di 6,8 miliardi di euro, tra cibo (4,3 miliardi di euro, 64% del totale), visite veterinarie (1,3 miliardi di euro, 20% del totale) e altre spese (1,1 miliardi di euro, 16% del totale).

Rapportando il giro d’affari complessivo al numero di proprietari di animali domestici, l’Ufficio Studi Coop ha stimato una spesa media annua di circa 1.050 euro a famiglia, che varia, tuttavia, in relazione al contesto di riferimento, superando la soglia dei 1.100 euro nel Nord Italia, dove sono localizzate le 4 regioni ai vertici della classifica (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana), e nelle famiglie con due componenti.

Gli italiani proprietari di pet si dimostrano, quindi, molto attenti alla cura dei propri animali domestici e, anche se il loro mantenimento può risultare costoso, non sembrano intenzionati a rinunciarvi. Nell’ultimo rapporto Coop Nomisma, il 53% degli italiani ha, infatti, dichiarato di convivere con almeno un animale domestico, di cui il 48% anche con altre persone e il 5% solo con animali domestici.  

Nell’ultimo decennio, rileva sempre il rapporto, il numero di animali domestici è molto cresciuto, con percentuali diverse a seconda del tipo di  pet: i gatti sono passati da 6,9 a 10,2 milioni (+48%), i cani da 7,5 a 8,8 milioni (+17%), a fronte di un numero pressoché invariato di altre specie animali presenti nelle case degli italiani. Lo stesso numero di cani e gatti (18,9 milioni in totale) fa sì che l’Italia detenga una delle posizioni di vertice nella classifica europea (al quinto posto dopo Russia, Germania, Regno Unito, Francia), mentre, in rapporto alla popolazione residente, il dato del nostro Paese è in linea con la media del Vecchio continente (323 ogni 1.000 residenti).

Per approfondire

Tg24.sky.it

Rainews.it

© Riproduzione riservata.

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