Parchi acquatici e zoo che sfruttano gli animali
Animali detenuti in strutture di cattività al solo scopo di intrattenere il pubblico. A volte potrebbero sembrare felici, ma non lo sono affatto: mai
Nel mondo ci sono milioni di animali detenuti in strutture di cattività solo al fine di esposizione o intrattenimento per il pubblico. Giardini zoologici, zoo, delfinari, parchi acquatici hanno tutti la stessa caratteristica: la mancanza di libertà e la detenzione, che non potranno mai rispondere alla natura degli animali. Talvolta, poi, emergono storie tristissime. Come quella attuale delle due orche, madre e figlio, alle quali il destino sembra voler voltare le spalle.

Le due orche prigioniere, non c’è più tempo
Il tempo stringe e le condizioni di Wikie e Keijo peggiorano ogni giorno. Nate all’interno del parco acquatico Marineland, ad Antibes, in Francia, le 2 orche sono diventate simbolo della battaglia contro lo sfruttamento degli animali. Il più grande parco marino d’Europa ha chiuso i battenti a gennaio 2025 in seguito a vicende drammatiche di cui è stato teatro e anche a seguito di una legge francese del 2021 che vieta gli spettacoli con cetacei, una normativa che entrerà in vigore dal 2026. Purtroppo, l’azienda spagnola che controlla Marineland ha licenziato il personale troppo presto, visto che la legge non è ancora operativa. I due cetacei, madre e figlio molto uniti, sono però rimasti all’interno del parco semiabbandonato e rischiano la vita.
Le vasche già mostrano gravi segni di degrado strutturale e la qualità dell’acqua peggiora rapidamente, cosa che sta mettendo seriamente a rischio la salute degli animali. Wikie, l’orca nota per “parlare” e imitare le parole umane, e Keijo devono essere trasferiti al più presto. Il tempo scorre e le condizioni dei cetacei diventa sempre più precaria. Un santuario si era offerto di ospitarli, ma non è arrivata l’autorizzazione. Possiamo aiutare Wikie e Keijo firmando la petizione che chiede la loro salvezza…
Articolo pubblicato su Quattrozampe di novembre 2025
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