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Come gestire un cane iperattivo

di Dr. Dog - Vieri C. Timosci

Come gestire un cane iperattivo

Il cane iperattivo è un cane che, purtroppo, è affetto da un disordine comportamentale relativamente poco comune nei cani: l’iperattività.

I cani iperattivi sono cani che fanno troppo poco esercizio.

Un programma di riabilitazione per educare un cane iperattivo dovrebbe includere tre elementi importanti:

  1. Esercizio fisico e mentale

  2. Gestione di comportamento

  3. Training

Tanti sono i cani “ingestibili” che finiscono nei canili per una mancata educazione.

La causa dell’iperattività non è solo il poco esercizio fisico e mentale, ma anche un mancato rinforzo positivo nei confronti di comportamenti più rilassati. L’autocontrollo e l’arte di essere calmi sono attributi che devono essere insegnati.

Esercizio e ricarica

I nostri amici pelosi hanno delle capacità di ripresa dall’esercizio fisico che sono davvero fenomenali.
Il cane corre e gioca per ore, poi dorme una mezz’oretta e, come per magia, la sua batteria è di nuovo carica. Bisogna, quindi, pensare anche a esercitare la mente dei nostri amici. Un giusto equilibrio tra esercizio fisico (che non vuole dire il giro dell’isolato per fare la pipì) ed esercizio mentale crea uno stato di benessere nel nostro cane. Un cane ben equilibrato è un cane felice, anche un cane iperattivo.

Il “cerca”

Questo è un esercizio che a tutti i cani piace e che si costruisce piano piano, rendendolo sempre più complesso, difficile e, in breve, divertente!

  1. Cane davanti: iniziate con il cane davanti a voi e gettate un bocconcino piccolo e molto gustoso a un paio di metri da voi abbinando al gesto il segnale “cerca”.
  2. Cane seduto: con il cane che rimane seduto (forse inizialmente meglio se trattenuto da un guinzaglio), allontanatevi una decina di passi e mettete un bocconcino a terra. Ritornate dal cane, liberatelo e con il segnale “cerca” e un movimento della mano, lanciatelo nella direzione del bocconcino.
  3. Ripetete l’esercizio: questa volta, però, con tre o quattro bocconcini piazzati in vari punti.
    Indicategli la direzione generale, ma lasciatelo cercare da solo. Questo è il momento nel quale il cane inizia a usare il fiuto per cercare, e non solo la sua capacità visiva. Inizia, quindi, a usare lo strumento più importante che ha a disposizione: il naso.
  4. Nascondere i bocconcini: ora potete nascondere dei bocconcini senza farvi vedere dal cane. Che, con il segnale “cerca”, non vedrà l’ora di iniziare!
Come gestire un cane iperattivo
I cani sono bravi a imparare e a differenziare 

Nel tempo, potete nascondere bocconcini, giochi, peluche e anche persone, abbinando al “cerca” anche il nome dell’oggetto come, per esempio, “cerca pallina”. I cani sono molto bravi a imparare e a differenziare tra i vari oggetti. Pensate che un Border Collie che si chiamava Chaser era riuscito a imparare più di mille parole!
Il “cerca” è un esercizio che stimola la mente e il fisico ed è molto stancante. Infatti i cani da lavoro che cercano droga, esplosivi o persone disperse devono fare delle pause con regolarità, per poter lavorare ad alta concentrazione.

Gestione di comportamento

Implementare correttamente un programma di rinforzo positivo per comportamenti calmi ad un cane iperattivo, significa anche essere in grado di prevenire ed evitare dei comportamenti negativi auto-rinforzanti.
A tal fine è importante che il cane iperattivo impari che ci sono dei momenti durante la giornata di cosiddetto “time-out”, ovvero pausa.
Abituatelo al trasportino gradualmente usando un rinforzo positivo
(cibo) facendolo, appunto, diventare un luogo di ritiro tutto suo, dove non viene disturbato.

Se, per esempio, il cane abbaia agli uccellini seduto davanti alla finestra, bloccate l’accesso alla finestra. Così non avrà modo di auto-rinforzarsi per l’abbaio. La sola gestione, però, non basta. Come detto inizialmente, bisogna abbinarla a un programma di apprendimento con rinforzi positivi.

Training e clicker, il semi-rinforzo

Quando il vostro cane iperattivo è calmo, rinforzate il comportamento con un bocconcino. Se volete, potete anche usare il clicker per marcare il buon comportamento. Ricordatevi che il clicker deve essere usato nel modo corretto e deve essere inizialmente condizionato con il cibo.

Chiedete l’aiuto di un professionista del clicker training che vi farà vedere come usare questo strumento veramente molto efficace.

Il clicker è un cosiddetto semi-rinforzo e deve essere comunque abbinato al cibo. Il suono è sempre uguale e, quindi, non suscettibile a variazioni come la nostra voce. Il cane capisce che viene cliccato per un “buon comportamento” anche se a noi può sembrare superfluo marcare il fatto che il cane è calmo, perché ai nostri occhi non ha fatto nulla. Invece è proprio questo che vogliamo “sottolineare” con il “click”, come se gli dicessimo: “bravo che non fai nulla e sei calmo!”.

Un buon esercizio per un cane molto attivo che salta, è quello di cliccare solo quando tutte e quattro le zampe sono per terra. Molto presto lui capirà che viene rinforzato, appunto, quando sta fermo. Questo è uno dei momenti più belli nell’educazione di un cane, quando cioè capisce cosa vorremmo che facesse. Dovete, però, essere veloci a cliccare nel momento giusto. Se cliccate troppo tardi e il cane sta già saltando di nuovo, allora raggiungerete l’opposto risultato e rinforzerete il salto!
Usate questo metodo per insegnare al vostro amico peloso a essere paziente. Con la ciotola di cibo in mano chiedetegli di aspettare per poi posare il cibo per terra e dargli il segnale di rilascio: “vai!”. Utilizzando una combinazione di esercizio fisico e mentale, gestione di comportamento e training sarete presto in grado di sviluppare le capacità vostre e del vostro compagno. In questo modo riuscirete a migliorare sempre di più il suo comportamento e la vostra convivenza diventerà più serena.

Info: DrDogTrainer

L’utilità dei cani è sorprendente, ora è anche la scienza a dimostrarlo. Leggi Con il fiuto dei cani si può rilevare la malaria.
Sempre a proposito degli atteggiamenti del cane, leggi come il cane elabora le parole.

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