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L’ABC del rinforzo positivo

di Dr. Dog - Vieri C. Timosci

L'ABC del rinforzo positivo

Di sicuro avrete già sentito parlare del rinforzo positivo nell’educazione del cane. Ma sapete davvero cos’è e come si usa? In questo articolo vi do tutte le informazioni necessarie per capire come applicarlo, come si definisce, le ragioni per usarlo e quali sono gli errori più comuni.

Il rinforzo positivo si usa nell’educazione del cane.

Come funziona il rinforzo positivo e quali sono gli errori più comuni? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Terminologia: R+.

Il rinforzo positivo (il termine tecnico è R+) è un metodo molto efficace per addestrare cani e altri animali. Significa aggiungere qualcosa di positivo immediatamente dopo che un comportamento è stato mostrato, affinché quest’ultimo aumenti di frequenza. Quindi, tecnicamente parlando, la terminologia si divide in due parti: “rinforzo”, vuol dire aumentare la frequenza del comportamento e “positivo” significa che qualcosa è aggiunto. Se, per esempio, chiedete al cane di sedersi, lui lo fa e voi gli date un premio, qualcosa è stato aggiunto. La probabilità che lo rifarà la prossima volta che glielo chiederete aumenta (il comportamento è stato rinforzato).

Quale premio usare.

Nella maggior parte dei casi di dog training il miglior premio è il cibo. Al cane piace, è uno stimolo primordiale che soddisfa una necessità fondamentale di tutti gli esseri viventi ed è anche molto efficace perché può essere somministrato velocemente e non distrae dal processo di apprendimento. “Ma così non si corrompe il cane?”, vi sento dire. Assolutamente no, rispondo io. State sempre attenti a non usare il cibo come “esca” per far mostrare un comportamento, ma usatelo come ricompensa positiva solo dopo che il comportamento è stato mostrato. È assolutamente legittimo usare il cibo per “aiutare” un cane, specie se cucciolo, a imparare un nuovo comportamento, ma molto velocemente dovrete avere condizionato un segnale senza cibo, per poi, appunto, rinforzare il comportamento mostrato con un premio.

L'ABC del rinforzo positivo

Gioco e carezze.

Anche il gioco viene usato come premio. Lo vediamo spesso nei cani da esplosivo o droga delle forze dell’ordine o dell’esercito. Dopo tutto non sarebbe praticabile per un agente o soldato andare in missione con un sacchettino di cibo attaccato alla cinta. Anche le carezze e le lodi vocali si usano come rinforzo positivo, ma solo se il loro significato è stato prima condizionato con l’aspettativa di un premio. Vari studi scientifici hanno mostrato che le carezze distraggono dal processo di apprendimento e poi ci sono anche molti cani ai quali non piacciono. Vi garantisco che il cibo funziona!

Meglio un premio gustoso, piccolo e facilmente masticabile.

Il mondo è pieno di premietti più o meno buoni o più o meno “puzzolenti” (chiaramente dal punto di vista del cane), la cosa importante è che il premio abbia un alto valore per il nostro amico peloso. Ogni cane è diverso, chi più famelico e chi meno. Chi ha un Labrador, per esempio, sa che sono così motivati dal cibo che mangerebbero anche la segatura! Scherzi a parte, il premio deve essere particolarmente gustoso, piccolo e facilmente masticabile per essere efficace. Se usate un biscotto duro e secco come premio, il cane deve masticare troppo a lungo e si distrae.

È tutta una questione di motivazione. Ricordatevi, però, che i premi devono fare parte di una nutrizione equilibrata e sana e si sommano alle calorie giornaliere. Mantenete alta la motivazione del cane variando le tipologie di premi.

Cosa NON è Rinforzo Positivo R+.

Alle volte le persone sbagliano definendo “rinforzo positivo” il momento in cui qualcosa di sgradevole finisce. Non è così. Certi “addestratori” che usano metodi avversivi pretendono di considerare una “ricompensa” il momento in cui la cosa negativa (come strattoni al collo e peggio) finisce. Il sollievo non è certo uguale al premio. Ricordatevi che R+ vuol dire che qualcosa è aggiunto. Fermare è l’opposto di aggiungere. State molto attenti a questo aspetto, purtroppo sono molte le falsità e le mezze verità raccontate da persone non qualificate nel mondo della cinofilia o su internet. E in Italia non esiste una certificazione regolamentata a livello nazionale che protegga la professione dell’educatore cinofilo.

In Germania l’educatore cinofilo è certificato.

Si potrebbe prendere esempio dalla Germania, dove ormai dal 2015 è cambiata la legge sulla tutela degli animali: chiunque operi in questo settore deve avere una Certificazione dall’Ufficio federale veterinario del governo tedesco, il quale deve verificare che l’educatore cinofilo abbia una preparazione professionale riconosciuta e usi solo metodi moderni e positivi basati sulla scienza. Appunto il R+.

Se il cane non è motivato dal cibo.

Se davvero il vostro cane non è attratto dal cibo, vi consiglio di portarlo da un veterinario, per escludere qualche ragione legata alla salute. Ma molto spesso, quando la gente si lamenta di ciò, scopro, poi, che il cibo usato come premio è il semplicissimo mangime secco che il cane mangia tutti i giorni. Ciò è di sicuro poco attraente per il cane ed è uno degli errori più frequenti. Vi garantisco che se usate un po’ di salmone il vostro cane si metterà a ballare il tango!

Altri, invece, sono preoccupati di rovinare il rapporto che hanno col proprio peloso pensando magari che il cane non li ami se impara a lavorare per il cibo. La verità è che il cane ama voi e il cibo! (e ci sono vari studi fondati sulla risonanza magnetica che lo dimostrano).

Perché è importante usare il R+?

Purtroppo non tutti usano il rinforzo positivo R+ per addestrare/educare un cane. Certe persone ricorrono, invece, alla punizione positiva P+ o al rinforzo negativo R-. Studi scientifici internazionali mostrano con chiarezza che questa non è la scelta migliore. Chi usa metodi basati sul concetto della ricompensa aggiunta ha cani molto più ubbidienti di chi ricorre a metodi aversivi. Usare il R+ nel dog training è meglio per il legame uomo-cane. Invece, l’uso della punizione P+ è stato correlato a un forte aumento di aggressività del cane, sia verso i membri della famiglia che verso gli estranei. E non è una cosa sorprendente. Sebbene questi studi provino una correlazione e non una causalità, va ribadito che il R+ insegna al cane cosa fare, mentre il P+ lo punisce per un comportamento, ma non insegna nulla di nuovo. Chi usa metodi aversivi insegna al cane solo a evitarlo e ad associarlo con la paura e il dolore. È così che vogliamo trattare il nostro migliore amico? Non penso proprio.

L'ABC del rinforzo positivo

E se il rinforzo positivo sembra non funzionare?

Vi ho già spiegato prima l’importanza del giusto premio per motivare il cane, ma ci sono anche altre ragioni se il R+ non funziona. Il timing è molto importante. Forse non siete veloci abbastanza a marcare il momento in cui il comportamento deve essere remunerato? Provate a usare un clicker per marcare il momento esatto e darvi poi tempo di somministrare il premio. Attenzione: se per velocizzare l’azione state già mettendo la mano dentro il sacchetto del cibo ancora prima che il cane mostri il comportamento desiderato, state anticipando e confondendo il vostro quattro zampe.

O forse è semplicemente troppo difficile per il cane. Uno degli errori più comuni (ma molto umani) è pensare che il cane abbia imparato un’azione già dopo due o tre volte che l’ha compiuta. Ci vuole tempo per fare tanti esercizi e molta pazienza. Se non riuscite ad andare avanti, allora chiedete aiuto a un trainer qualificato che osservandovi vi potrà sicuramente dare molte dritte essenziali.

Dovrò sempre usare il rinforzo positivo R+?

Mettiamola così: volete che il vostro cane continui a mostrare un certo comportamento? Allora continuate a premiarlo! Ciò non vuol dire che dovete necessariamente portarvi in giro quintali di premietti, come già discusso prima, potete usare anche il gioco, le carezze e la vostra voce. All’inizio consiglio sempre di usare uno schema lineare. Cioè premiate ogni esecuzione del comportamento. Dopo un certo periodo potrete usare uno schema a intervallo: ogni 2 o 3 volte. Questo motiverà il cane, che già sa mostrare bene il comportamento, a farlo ancora meglio per, appunto, ricevere il premio. Diventerete più esigenti e lui più bravo. Attenzione a non spingerlo troppo in là, perché potete creare della frustrazione che elimina la voglia di imparare.

Estinzione.

Altro errore molto comune è smettere di premiare un comportamento. Il risultato? Il cane, a sua volta, smette completamente di farlo e il padrone dice: “ci ho provato, ma non ha funzionato!” Effettivamente il termine tecnico è “estinzione”. Avete letteralmente cancellato il comportamento perché avete smesso di rinforzarlo. La teoria di apprendimento è molto chiara: ogni comportamento premiato sarà mostrato più spesso e ogni comportamento che non è premiato sarà mostrato meno spesso, fino all’estinzione.

Il rinforzo positivo funziona con tutti gli animali.

I cani adorano lavorare per il cibo, quindi, usate questa predisposizione naturale per insegnare loro una moltitudine di comportamenti. Siate creativi e mantenete l’addestramento divertente e ricordatevi che il rinforzo positivo funziona con tutti gli animali. Diventate promotori del R+, la scienza, il buon senso e l’amore che abbiamo per i nostri animali vinceranno sempre.

L'ABC del rinforzo positivo

Indirizzario web:

Dr.Dog – Etologo e educatore cinofilo, specialista nel comportamento dei cani. www.dr-dog.eu

Approfondimenti:

Leggi i suggerimenti di Dr.Dog su Come gestire un cane iperattivo

Il rinforzo positivo e il rinforzo negativo a confronto. Quali sono le differenze?

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